Svizzera, chiamare “topi” i frontalieri italiani non è illecito

di Martina Strazzeri

Diverso tempo fa, l’Udc svizzero (Partito Popolare Tedesco) aveva avviato una campagna offensiva nei riguardi dei frontalieri italiani, cioè di quei cittadini italiani costretti ogni giorno a superare il confine svizzero per lavorare. Negli slogan gli italiani venivano rappresentati come dei topi, che si cibano del formaggio svizzero del Canton Ticino. Insomma, secondo l’Udc svizzero, gli italiani rubano il lavoro ai cittadini svizzeri.

I frontalieri quindi, feriti nell’orgoglio, hanno preso la decisione di ricorrere al tribunale svizzero che, vista la mancanza di prove circa il danno arrecato, non ha accolto l’istanza. E oltre al danno, anche la beffa. I frontalieri hanno dovuto infatti sborsare una cospicua somma di denaro per pagare le spese processuali.

A quanto pare appellare i frontalieri italiani “topi” non sembra essere un insulto. La cosa che sfugge agli svizzeri ticinesi è che non ha importanza la nazionalità o la località dalla quale si ha origine, piuttosto conta la voglia di darsi da fare e crearsi una propria posizione in una società nuova, contribuendo attraverso il proprio lavoro alla ricchezza di un territorio. Per di più, si tratta di svizzeri di ceppo italiano, per cui non esistono barriere linguistiche né culturali con i frontalieri. Persone così andrebbero accolte a braccia aperte, ma al contrario da molti vengono visti come ladri di lavoro o, come in questo caso, dei “topi”.


1 Comment

  • Dal momento che sono in casa loro, gli svizzeri, hanno sempre ragione!!!!! Nulla da dire…………..é la vita, é una ruota che gira!!!!! Da notare che gli taliani “TOPI” che sono in Svizzera lavorano e rispettano le leggi di quel Paese!!!!!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Potresti apprezzare anche

No widgets found. Go to Widget page and add the widget in Offcanvas Sidebar Widget Area.