Il presidente dello Sri Lanka è un criminale di guerra? La replica dell’ambasciata

Riceviamo dall’ambasciatore dello Sri Lanka in Italia,  Asitha Perera, la replica all’articolo di Francesco Tortora pubblicato su Frontiere News il 30/09 dal titolo: Sri Lanka, un criminale di guerra come presidente? Segue la controreplica di Tortora.

Gentile Sig. Joshua Evangelista

Direttore Frontierenews

Roma, 7 Ottobre 2011

L’ Ambasciata di Sri Lanka desidera esprimere la sua vibrante protesta in relazione ai contenuti infondati, distorti e ridicoli dell’ articolo intitolato “Sri Lanka, un Criminale di Guerra come Presidente ? ” a firma di Francesco Tortora nel sito web www.frontierenews.it

1. E’ necessario fare rilevare che per oltre 30 anni il popolo di Sri Lanka ha sofferto immensamente a causa della brutale e disumana campagna terroristica lanciata dalle Tigri Tamil (LTTE). Questo gruppo è stato indicato dal FBI come “la più spietata organizzazione terroristica al mondo”. E’ un gruppo che è stato posto fuorilegge per la sua attività terroristica in molte parti del mondo e tra queste l’ Unione Europea (inclusa l’ Italia), l’ India, gli Stati Uniti, il Canada ed altri. E’ risaputo che questo gruppo manteneva collegamenti con altri gruppi terroristici, tra i quali Al Qaeda. Fare riferimento a questo gruppo come alle “cosiddette Tigri Tamil” sembra suggerire un elemento di simpatia per questo gruppo che ha provocato la morte di migliaia di bambini innocenti che si stavano recando a scuola, sterminato uomini e donne, madri e padri che andavano al lavoro per guadagnarsi da vivere onestamente, e massacrato esponenti di tutte le religioni : Indù, Buddhisti, Cristiani e Musulmani che stavano pregando in pace.

2. Il fatto che il Sig. Tortora non abbia mai visitato lo Sri Lanka come giornalista, ma che il suo scritto sia dipeso solamente da affermazioni infondate, mostra la mancanza dei più rudimentali principi di etica giornalistica e di resoconto equilibrato.

3. Non vi è nulla di più assurdo che affermare che il Presidente dello Sri Lanka sia stato dichiarato “criminale di guerra” da parte delle Nazioni Unite nel corso del mese di Settembre. Chiaramente questa affermazione è frutto dell’ immaginazione dell’ autore ed è una chiara indicazione di una malvagia calunnia contro un leader democraticamente eletto, che ha ottenuto il voto di 2/3 dell’ elettorato di Sri Lanka.

4. La malafede dell’ autore è evidente dal fatto che il “Rapporto Darusman” viene preso come fonte di pura verità, mentre dalla sua prima pubblicazione nel mese di Aprile 2011 i contenuti del rapporto, la sua credibilità e fatti citati, sono stati messi seriamente in questione per la dipendenza del rapporto da informazioni ottenute da elementi favorevoli al LTTE, sia stata resa nota e diffusa. Le accuse sono state messe in questione, non soltanto dal Governo dello Sri Lanka, ma anche da analisti indipendenti. Questi fatti sono abbondantemente disponibili e sono di dominio pubblico. Pertanto accettare e citare un rapporto così discutibile come verità indiscutibile sembra condurre ad un’ agenda anti-Sri Lanka o a disonestà giornalistica al fine di ottenere popolarità e attenzione tramite del sensazionalismo.

5. La ben documentata e riprovevole azione di utilizzare i civili come scudi umani non sembra avere provocato nel giornalista alcuna preoccupazione o angoscia ma anzi lo stesso continua menzionando delle cifre, molto contestate, riportando che “30,000 civili sono stati uccisi”. Questa cifra è una di quelle utilizzate dai simpatizzanti dei terroristi delle Tigri Tamil. L’ utilizzo di numeri così incontrollati fa esporre l’ autore al biasimo, o almeno e prova che egli è caduto nell’inganno della propaganda del gruppo terrorista pro- LTTE.

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6. Gli errori di fatto nel rapporto sono troppo numerosi da menzionare, ma tuttavia si desidera soffermarsi su alcuni di essi .

a) L’ insinuazione che l’ allora Comandante dell’ Esercito, Fonseka ed il Presidente dello Sri Lanka, avessero idee differenti sulla condotta della campagna militare contro il gruppo terrorista, è priva di ogni fondamento ed è un parto dell’immaginazione del giornalista. L’ elezione presidenziale tenutasi nel Gennaio 2010, è avvenuta in modo libero ed equo, fatto confermato anche da testimoni indipendenti presenti sul luogo, e, inizialmente, anche dal leader dell’opposizione. Inoltre, si desidera enfatizzare che la condanna del Sig. Fonseka è avvenuta in base alle leggi vigenti nel sistema giudiziario indipendente dello Sri Lanka ed è, come in ogni democrazia, responsabilità dello Stato stabilire e mantenere la pace, proteggendo i suoi cittadini da qualsiasi minaccia che possa venire portata al sistema democratico dello Sri Lanka e alle sue antiche e consolidate istituzioni.

b) Suggerire che i media di Sri Lanka sono “imbavagliati” è erroneo. I media di Sri Lanka sono dominati da testate private e indipendenti. Includono non meno di 23 giornali di proprietà privata, stazioni televisive e stazioni radio. Se qualsiasi persona osservasse le trasmissioni e quanto scritto dai media in Sri Lanka, ed in particolare nei giornali della domenica, la libertà dei media di criticare il governo sarebbe evidente. Mentre alcuni possono adottare una linea pregiudizievole, la maggior parte dei media di Sri Lanka sono responsabili e fondano i loro commenti su fatti sostanziali piuttosto che sulle dicerie o la propaganda.

c) Con riferimento alla scomparsa di Prageeth Ekneligoda, l’Unità Speciale di Investigazioni della Polizia (SPIU) della Divisione Criminale di Colombo ha iniziato delle investigazioni sul fatto in seguito all’ ordine ricevuto dall’ Ispettore Generale della Polizia (IGP). Il fatto viene seguito dalla Polizia sotto la direzione diretta della Corte di Giustizia.

d) In relazione alla condanna di J.S. Tissanayagam, il sistema giudiziario indipendente dello Sri Lanka non favorisce e non dovrebbe favorire alcuna persona, qualsiasi possa essere la sua attività. Il Sig. Tissanayagam è stato condannato in base alle leggi dello stato e del sistema giudiziario indipendente dello Sri Lanka. Il Sig. Tissanayagam venne arrestato nel mese di Marzo 2008 in base alla norme della legge sulla Prevenzione del Terrorismo e venne rilasciato su cauzione. Successivamente egli ricevette il perdono del Presidente Mahinda Rajapaksa in data 3 Maggio 2010 in occasione della Giornata Mondiale per la Libertà di Stampa.

7. Desideriamo riaffermare la nostra vibrante protesta su quanto pubblicato e richiedere quanto segue :

  • Che il contenuto della presente replica venga pubblicato integralmente e con eguale rilevanza a quella data all’ articolo “Sri Lanka, un Criminale di Guerra come Presidente?” a firma Francesco Tortora
  • Che la vostra organizzazione si astenga da pubblicare articoli, tendenziosi, infondati e velenosi contro lo Sri Lanka, e la sua gente, inclusi anche gli Sri Lankesi che abitano in Italia.

8. Se i giornalisti desiderano ottenere dei chiarimenti o informazioni su vari aspetti dello Sri Lanka, sono liberi di contattare l’ Ambasciata direttamente mediante e-mail, fax o telefono.

9. Lo Sri Lanka è entrato in una nuova era di pace e amicizia fra tutti i suoi diversi popoli. E’ la stessa uguale casa per le comunità Singalese, Tamil, Musulmane, Burghers e Malese che praticano le maggiori religioni del mondo tra le quali il Cristianesimo, il Buddhismo, l’ Induismo e l’ Islam. Grandi passi vengono fatti nel campo dello sviluppo, della pace e della riconciliazione, sotto la guida del Presidente Mahinda Rajapaksa. Chiediamo alla vostra organizzazione di essere un veicolo di pace e non di dissenso e di divisione.

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Vi chiediamo di prendere in considerazione quanto sopra e pubblicare questa risposta integralmente e con uguale rilevanza.

Ambasciatore dello Sri Lanka in Italia

Replica dell’autore

Punto Primo. E’ molto ampia la letteratura riguardante le elezioni del 26 genaio 2010 tenutesi in Sri Lanka e considerate da molti media occidentali “elezioni farsa” soprattutto dopo aver incarcerato con accuse infondate ed infamanti l’ex generale Sarath Fonseka il quale era sul punto di documentare come Mahinda Rajapaksa avesse incentivato metodi nella conduzione della guerra oggi oggetto di analisi del Documento Darusman, ovvero una indagine preliminare promulgata dall’ONU e contestata proprio perché se ne temono i risvolti relativi ad i loro contenuti documentari. Anche Amnesty International ha sottolineato fortemente la questione:

Titolo: Non c’è pace nello Sri Lanka. Amnesty International denuncia la repressione post elettorale

All’indomani della diffusione dei risultati delle elezioni, che il 26 gennaio hanno visto la riconferma del presidente Mahinda Rajapaksa, nello Sri Lanka si è aperta una nuova fase di repressione, soprattutto ai danni di giornalisti, attivisti politici e difensori dei diritti umani. Il Centro di monitoraggio della violenza elettorale ha registrato oltre 85 episodi, tra cui due omicidi e diverse aggressioni.

I giornalisti dello Sri Lanka hanno fornito ad Amnesty International una lista di 56 colleghi che hanno subito gravi minacce: alcuni di essi lavorano per la Sri Lanka Broadcasting Corporation, di proprietà del governo, altri per reti private come Independent Television Network, Lak Hada Lake House.

http://www.amnesty.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/3050

Punto secondo: In Italia sono numerosi gli articoli sul tema, come accaduto in:

  1. http://eliotroporosa.blogspot.com/2011/04/sri-lanka-lonu-accusa-rajapaksa.html?spref=fb

Il presidente dello Sri Lanka, Mahinda Rajapaksa, ricevuto a Roma pochi anni fa con tutti gli onori da Napolitano e papa Benedetto XVI, è un criminale di guerra responsabile della morte di almeno 40 mila civili tamil, sterminati dai bombardamenti governativi su campi profughi e ospedali, e di altri crimini contro l’umanità, quali esecuzioni sommarie, torture e stupri.
E’ questa la conclusione del rapporto della commissione Onu incaricata di svolgere un’indagine preliminare sui crimini di guerra e contro l’umanità commessi in Sri Lanka nelle ultime drammatiche fasi del conflitto tra governo e indipendentisti tamil.

Le duecento pagine stilate dalla commissione Darusman, dal nome dell’indonesiano che la preside, sono un durissimo atto di accusa nei confronti dei governanti di Colombo ma anche contro i guerriglieri delle Tigri tamil (Ltte), responsabili di aver usato i profughi tamil come scudi umani, uccidendo chi tentava la fuga, e come lavoratori e combattenti forzati.

  1. http://it.peacereporter.net/articolo/28163/Sri+Lanka%2C+l%27Onu+accusa+Rajapaksa

Il presidente dello Sri Lanka, Mahinda Rajapaksa, ricevuto a Roma pochi anni fa con tutti gli onori da Napolitano e papa Benedetto XVI, è un criminale di guerra responsabile della morte di almeno 40 mila civili tamil, sterminati dai bombardamenti governativi su campi profughi e ospedali, e di altri crimini contro l’umanità, quali esecuzioni sommarie, torture e stupri.

E’ questa la conclusione del rapporto della commissione Onu incaricata di svolgere un’indagine preliminare sui crimini di guerra e contro l’umanità commessi in Sri Lanka nelle ultime drammatiche fasi del conflitto tra governo e indipendentisti tamil.

Le duecento pagine stilate dalla commissione Darusman, dal nome dell’indonesiano che la preside, sono un durissimo atto di accusa nei confronti dei governanti di Colombo ma anche contro i guerriglieri delle Tigri tamil (Ltte), responsabili di aver usato i profughi tamil come scudi umani, uccidendo chi tentava la fuga, e come lavoratori e combattenti forzati.

  1. http://it.peacereporter.net/articolo/15641/Sri+Lanka%2C+un+bagno+di+sangue

Il portavoce dell’Onu in Sri Lanka, Gordon Weiss, ha dichiarato a PeaceReporter che le Nazioni Unite giudicano “attendibili” le drammatiche notizie che parlano di centinaia di civili tamil uccisi nei bombardamenti governativi sulla ‘Safe Zone’ (a nord di Mullaitivu) iniziati sabato pomeriggio e tuttora in corso. Notizie diffuse dal dottor Shanmugaraj, responsabile sanitario governativo distrettuale rimasto ad assistere i civili tamil intrappolati dall’avanzata dell’esercito nel territorio in mano ai ribelli dell’Ltte.

L’Onu conferma le strage. “Consideriamo attendibili le informazioni che giungono dal dottor Shanmugaraj, che questa mattina ha aggiornato a 430 il numero dei civili arrivati tra ieri e oggi nell’ospedale da campo di Mullavaikkal, dichiarando che il bilancio potrebbe raggiungere addirittura i mille morti”, ha detto Weiss. “Molti cadaveri non sono ancora stati recuperati, molti feriti non ce la faranno e i bombardamenti continuano. E’ il bagno di sangue che noi delle Nazioni Unite avevamo previsto, chiedendo alle due parti di consentire l’accesso all’area dei combattimenti dove sono ancora intrappolati tra i 50 e i 100 mila civili. Abbiamo chiesto ai guerriglieri dell’Ltte di lasciar fuggire i civili, ma non lo hanno permesso. Abbiamo chiesto al governo di fermare i bombardamenti sui civili, ma non lo hanno fatto, nonostante la telefonata del nostro segretario generale al presidente Rajapakse”.

Cosa si vuol fare? Intimare a tutti –peraltro in Italia- di scrivere solo che lo Sri Lanka è una terra ospitale e bella dal punto di vista turistico? Cosa si vuol imporre, di dire che tutto è pacificato e che tutto è risolto? E cosa si vuol fare credere, che l’ex generale Sarath Fonseka è improvvisamente impazzito, ha tramato contro lo Stato per il quale ha lottato fino al giorno prima e che è un calunniatore ed un attentatore alla libertà della rinnovata Nazione cingalese?

I dubbi ed i contenuti delle analisi ONU sono alla portata di tutti, si tratta di atti pubblici. Tutto è chiaramente leggibile, oltretutto, nel Rapporto ONU che tutti possono leggere, in tutto il Mondo, al link:

http://www.un.org/News/dh/infocus/Sri_Lanka/POE_Report_Full.pdf

Tanto dovevo

Dott. Francesco Tortora


2 Comments

  • IO CITTADINO DELLO SRI LANKA NON POSSO FARE ALTRO CHE PROTESTARE CONTRO DI LEI E CONTRO IL GOVERNO DELLO SRI LANKA, LA MIA INDIGNAZIONE PER LE RISPOSTE CHE LEI HA FORNITO ALL’ ARTICOLO CHE LEI CONTESTESTA!!!

    IO SONO UN CITTADINO DELLO SRI LANKA E PER NIENTE QUA IN ITALIA MI SENTO RAPPRESENTATO DA LEI E TANTOMENO DAL QUEL SANGUINARIO DITTATTORE DELLO SRI LANKA!!!PER TANTO DI FRONTE A QUELL’ INFINITA’ DI PROVE CHE ABBIAMO CONTRO MHINDA RAJAPAKSA!!!IO COME LIBERO CITTADINO DELLO SRI LANKA FARO’ DI TUTTO PERCHE’GLI ASASSINI VENGANO CONSEGNATI ALLA GIUSTIZIA!!!
    E NON SARA’ NE LEI NE MHINDA RAJAPAKSA A FERMARCI!!!

    CORDIALI SALUTI signor ambascitore

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