genocidio

Una sentenza tedesca per non dimenticare il genocidio degli yazidi

Una sentenza tedesca per non dimenticare il genocidio degli yazidi

Quello degli yazidi è stato un genocidio silenzioso, compiuto nell’indifferenza dell’Europa che non ha saputo, voluto o potuto intervenire. Ma proprio da questa Europa è arrivato un segnale di giustizia. Un jihadista iracheno è stato condannato all'ergastolo dall'Alto Tribunale regionale di Francoforte per genocidio. L'uomo aveva torturato una donna yazida e la sua bambina di cinque anni, lasciata morire di caldo e di sete. “È un’iniziativa giudiziaria coraggiosa”, spiega l'avvocata della Corte internazionale di giustizia Maria Stefania Cataleta. Alcune correnti islamiche li chiamano “spegnitori di lampade”, alludendo ad una supposta promiscuità sessuale che praticherebbero negli oscuri anfratti in cui celebrano…
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In Nagorno Karabakh è in corso un tentativo di pulizia etnica?

In Nagorno Karabakh è in corso un tentativo di pulizia etnica?

A ventisei anni dal temporaneo accordo di Biškek, la regione caucasica del Nagorno Karabakh è tornata nel caos. Lo scorso 27 settembre l'artiglieria azera ha effettuato degli attacchi missilistici e aerei diretti verso centri a maggioranza armena, tra cui la capitale Stepanakert. Da allora sono migliaia le vittime denunciate da entrambi gli schieramenti, di cui almeno un centinaio di civili, e ogni tentativo di attuare tregue naufraga poche ore dopo il cessate il fuoco. Abitato da una maggioranza armena ma riconosciuto internazionalmente come parte dell'Azerbaigian, il territorio è conteso tra Baku ed Erevan. Dal primo conflitto del 1988, terminato nel 1994…
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Il genocidio culturale del Canada

Il genocidio culturale del Canada

La riconciliazione si basa sul forgiare e mantenere relazioni rispettose. Non ci sono scorciatoie Justice Murray Sinclair, avvocato Ojibway-canadese Dopo un lavoro di oltre sei anni, la "Commissione per la verità e la riconciliazione" ha dimostrato che il Canada ha commesso un "genocidio culturale" contro la popolazione autoctona – durato più di un secolo – per "controllare terre e risorse". Lo studio, pubblicato pochi giorni fa, ha dimostrato come l'obbligo di frequentare scuole religiose abbia comportato un forte trauma nelle popolazioni native del Canada, definito come "genocidio culturale" da parte della "Commissione per la verità e la riconciliazione" (fondata nel 2006 con un finanziamento congiunto da…
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Il Burundi si prepara alla pulizia etnica

Il Burundi si prepara alla pulizia etnica

Armi, alcolici e uniformi ai miliziani hutu dell’Imbonerakure. Ma tutsi e hutu non sono propriamente due diverse etnie; si tratta piuttosto di due caste. I primi legati all’allevamento e alla gestione del potere politico, i secondi all’agricoltura. Furono i colonizzatori belgi e in particolare i missionari cristiani a farne due etnie, formalizzando l’appartenenza alla “razza” tutsi o hutu sui documenti. Una mossa pensata per dividere il Paese e governarlo meglio, contando sulla minoranza tutsi per affiancare i “padroni bianchi” sulla gestione del potere politico. di Riccardo Bottazzo UNA STORIA GIA' LETTA - Il genocidio corre sul fax. Quattro pagine in tutto…
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L’appello di 270 poeti ai leader mondiali: “Fermiamo il genocidio degli hazara”

L’appello di 270 poeti ai leader mondiali: “Fermiamo il genocidio degli hazara”

La distruzione delle statue dei Buddha di Bamiyan nel 2001 in Afghanistan è uno degli atti più scellerati avvenuti in questo nuovo millennio. Ed è il simbolo più eclatante del cieco e folle tentativo di cancellare in quel Paese ogni forma di cultura “altra”. Molto meno conosciuto in Occidente è il genocidio e la pulizia etnica in atto in quelle terre, ma anche nel vicino Pakistan, nei confronti dei popoli di origine hazara che in Afghanistan costituiscono circa il 20% della popolazione. Per far conoscere questa realtà, 270 poeti da 88 Paesi nel mondo hanno deciso di lanciare un grido…
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