Arrestato l’imam di San Donà di Piave: “Speculava sui migranti e li costringeva a lavorare per lui”

Un’operazione condotta dalla Polizia di Venezia ha portato all’esecuzione di quattro ordini di custodia cautelare nei confronti di cittadini siriani accusati di far parte di un’organizzazione criminale specializzata nel favorire l’ingresso o la permanenza illegale in Italia di extracomunitari provenienti soprattutto dalla zona mediorientale.  Tra gli arrestati figura anche l’imam di San Donà di Piave, noto all’Antiterrorismo italiano per il suo orientamento ideologico radicale e per le sue relazioni con estremisti coinvolti in indagini sulle reti di istradamento di combattenti verso terre di jihad. Dalle indagini della Digos è emerso che molti stranieri erano costretti a versare ingenti somme di denaro agli esponenti di questa organizzazione ottenendo contratti di lavoro fittizi presso imprese riconducibili agli arrestati.  Le vittime erano poi costrette a lavorare in nero nei cantieri gestiti dall’imam e da suo fratello subendo minacce e violenze. Si sospetta che parte dei proventi derivanti da questi traffici illegali sia stata utilizzata per sostenere organizzazioni eversive operanti all’estero.

Susanna Orlandi


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