Genova, marocchino ferito da 3 italiani. Ma il consigliere Udc sta con gli aggressori

Il consigliere Marco Limoncini in una foto del suo profilo Fb

“Qualcuno doveva pur fermarlo quell’uomo. Non puoi continuare a subire furti sapendo chi è l’autore e vederlo girare impunito!” Queste parole sono Marco Limoncini, rappresentante Udc nel consiglio regionale della Liguria. Si riferiscono all’aggressione subita da un marocchino di 34 anni, quattro giorni fa a Cicagna, nell’entroterra di Chiavari nel genovese.

L’uomo picchiato era stato poi ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Lavagna con varie ferite da taglio e lesioni. Denunciati per l’aggressione tre italiani, tutti incensurati: si tratta di un operaio di 52 anni, un muratore di 27 ed un pensionato di 58.

Dalla sua pagina Facebook il consigliere regionale Limoncini – ex sindaco leghista di Cicagna – si schiera apertamente dalla parte dei tre denunciati a piede libero per tentato omicidio.

L’azione punitiva nei confronti di uno sbandato con precedenti per furto e ormai diventato il sospettato numero uno per tutti i reati – tra l’altro pochi secondo i carabinieri – commessi a Cicagna e dintorni, viene giustificata dal consigliere, come una conseguenza della mancata giustizia: “La verità – scrive Leoncini – è che bravi cittadini arrivano a farsi giustizia da soli perché la giustizia non funziona! La realtà dei fatti è che un delinquente di professione ladro visitava le nostre case e negozi. Qualcuno doveva fermarlo. Non puoi continuare a subire furti sapendo chi è l’autore e vederlo girare impunito! Leggetela come volete ma noi siamo dalla parte dei tre nostri concittadini!!!”.

Come c’era da aspettarsi, il pensiero espresso da Limoncini, ottiene tante condivisioni e numerosi “mi piace”. Si attendono ora, le reazioni dai vertici dell’Udc, il partito dei moderati.

Di parere diametralmente opposto a quello del consigliere, la polizia, i carabinieri, il Sindaco ed il Parroco di Cicagna, che ieri è andato a far visita in ospedale all’aggredito. Unanime è stata la condanna a questo ingiustificabile atto di violenza e vendetta.

Paola Totaro


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