Amnesty International ha lanciato un appello il 4 settembre scorso al Governo italiano affinché mantenga l’impegno preso a porre fine alla segregazione dei Rom promuovendo l’integrazione sociale.
Nel febbraio scorso le autorità governative avevano presentato alla Commissione europea il documento sulla strategia nazionale d’inclusione dei rom, dei sinti e dei camminanti, ma da allora nessun atto concreto è stato posto in atto.
I Rom sono ancora obbligati a vivere in squallidi campi anche senza acqua ed elettricità. Invece di porre rimedio, le autorità attuano sgomberi forzati, spesso con un preavviso così breve da non dare il tempo alle famiglie di organizzarsi e raccogliere le proprie cose.
Ed agli sfollati non viene data neppure un’alternativa, un nuovo posto dove stare. I campi Rom autorizzati spesso sono fuori dai centri abitati e questo è un ostacolo per l’accesso ai servizi di base, alla frequenza dei bambini a scuola, all’assistenza sanitaria.
Una palese discriminazione, vietata dal diritto internazionale. Amnesty International ricorda al Presidente Monti le proprie responsabilità nell’attuazione degli impegni presi.
E’ possibile sottoscrivere l’appello sul sito di Amnesty International QUI
P.T
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