Spagna, Consulta salva 23mila matrimoni gay

Bocciato. Il ricorso del Partido Popular presentato nel 2005 contro la legge approvata sette anni fa dal governo socialista di Jose Luis Zapatero è stato bocciato, con 8 voti a favore e 3 contrari, dalla Consulta spagnola sull’estensione del matrimonio alle coppie gay e lesbiche. Le quasi 23 mila unioni celebrate – l’1,8% delle unioni contratte tra il 2005 e il 2011 –  fino ad oggi sono perciò assolutamente valide.

Con l’approvazione della relazione del  magistrato progressista Pablo Perez Tremps, la Consulta avalla totalmente la modifica apportata dalla legge del 1 luglio 2005 al Codice civile spagnolo contro cui sette anni fa il Partito popolare di Mariano Rajoy, attualmente alla guida del governo di Madrid, fece ricorso sostenendo che tale provvedimento snaturasse  “l’istituzione fondamentale del matrimonio”.

“Il Partito Popolare – ha affermato il Ministro della Giustizia, Alberto Ruiz Gallardòn, commentando la sentenza  – si atterrà al verdetto della Corte Costituzionale e non modificherà la legge vigente. Lascerà esattamente la regolazione che i giudici togati hanno avallato”.  La sentenza, che “convalida che l’unione fra persone dello stesso sesso – ha continuato il ministro –  rientra nella concezione di matrimonio raccolta nel testo costituzionale, stabilendo una dottrina vincolante”, è stata festeggiata a Puerta del Sol da migliaia di persone e coppie che finalmente vedono riconosciuta in maniera definitiva la loro unione.

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Valentina Ersilia Matrascìa


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