Non sembra destinata a placarsi la polemica a distanza tra Italia e Germania dell’ultimo periodo. Dopo le recenti ingerenze tedesche sull’esito delle elezioni italiane che hanno chiamato in causa persino il Presidente della Repubblica Napolitano, un altro attacco tedesco sembra rinnovare la diatriba internazionale.
Questa volta a chiamare in causa il Belpaese è il ministro degli Interni bavarese Joachim Herrmann, che ha accusato l’Italia di spingere gli immigrati nordafricani (quelli della cosiddetta Emergenza Nord Africa) verso altri paesi dell’area Schengen. Un comportamento ritenuto sfacciato dal momento che ai profughi viene dato un permesso di soggiorno temporaneo Schengen insieme a 500 euro per lasciare l’Italia. A fronte di ciò il ministro bavarese ha chiesto un intervento a livello europeo del ministro tedesco degli Esteri, Guido Westerwelle che possa mettere rimedio alla situazione.
Le rimostranze di Herrmann hanno fatto seguito al fermo da parte della polizia tedesca, nei pressi dell’autostrada austrica Inntal (A12), di sei migranti africani e iracheni su un pullman di linea italiano diretto in Germania. Stando a quanto è stato reso noto da un portavoce della polizia di Rosenheim, cittadina bavarese confinante con l’Austria, i migranti avevano intenzione di trasferirsi in Germania, cosa che il permesso temporaneo concesso in Italia non poteva consentire. Sono almeno 120 i casi simili riscontrati dagli agenti dall’inizio di marzo.
Alex Bizzarri
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