Unar, un videogioco per simulare la vita di un immigrato

Un videogioco per mettersi nei panni di una persona straniera che arriva in Italia e deve costruirsi una vita. E’ l’iniziativa dell’Unar, l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali, che in collaborazione con Caterpillar Am di Radio 2 ha lanciato giocaneimieipanni.it.

Il gioco è molto basic, si ha a disposizione un budget di 700 euro e con questi bisogna trovare una casa, un lavoro, comprare da mangiare e intanto relazionarsi con le leggi italiane. Il progetto è stato realizzato da Paola di Lazzaro e Antonio Giuliani. La campagna dell’Unar durerà fino al 21 marzo, Giornata mondiale contro il razzismo.
“Qualcuno si è risentito per il fatto che il progetto tratta esclusivamente di esperienze negative, ma l’obiettivo è proprio quello di ingenerare delle frustrazioni – spiega Paola Di Lazzaro, esperta dell’Unar e tra le ideatrici del gioco – Giocando, fateci caso, durante ogni prova cliccando sulle finestrelle arancioni è possibile leggere i dati statistici che dimostrano come le situazioni messe in campo accadono realmente. L’obiettivo – continua Di Lazzaro – è quello di provare a fare una campagna che abbia caratteristiche virali e multimediali, in questo ci aiuta molto la trasmissione mattutina di Caterpillar: ci supporta e stiamo cercando di mettere in piedi per il 21 marzo una iniziativa simile a ‘mi illumino di meno’. In pratica chiediamo una ‘colazione antirazzista’: bar, esercizi commerciali, sono invitati a offrire una colazione a una persona straniera. Siamo all’inizio di un percorso del genere – conclude Di Lazzaro – sicuramente l’idea è anche quella di avvicinare i più giovani, giocando ma anche informando: l’arma principale contro il razzismo, infatti, è proprio la conoscenza”


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