Ex guardiano di Auschwitz accusato di complicità nello sterminio

Arrestato in Germania un uomo di 93 anni accusato di essere stato uno dei guardiani del campo di concentramento di Auschwitz. I magistrati si sono accertati dell’appartenenza dell’uomo alle SS tedesche, avendo questi lavorato fra l’autunno del 1941 e il 1945 nel campo di sterminio polacco dove venne messa in pratica la ‘soluzione finale’ dei nazisti nei confronti degli ebrei.

Entro i prossimi due mesi l’uomo sarà incriminato per complicità in omicidio per le vittime decedute durante la detenzione nel campo di concentramento, ha spiegato la procuratrice di Stoccarda, Claudia Krauth. L’identità dell’arrestato non è stata resa nota, ma Krauth non ha smentito che si tratti di Hans Lipschis, inserito al quarto posto tra i criminali nazisti ancora in vita più ricercati della lista stilata dal centro Simon Wiesenthal.

Giudicato da un medico sufficientemente in salute per la carcerazione, si trova ora in custodia cautelare ed è stato prelevato direttamente dalla sua abitazione, che è stata perquisita dagli inquirenti. Hans Lipschis aveva fatto perdere le sue tracce dopo essere stato estradato nel 1983 dagli Stati Uniti e da Chicago, dove si era rifugiato all’inizio degli Anni Cinquanta. Tornato in Germania per rispondere del suo passato nazista, aveva ripreso la sua esistenza anonima finché, qualche settimana fa, non è stato individuato da due giornalisti tedeschi.

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L.G.


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