Ratifica convenzione contro la violenza sulle donne, la Camera è semivuota

Nella seduta dell’aula della Camera di ieri 27 maggio durante la discussione sul recepimento della Convenzione di Istanbul (documento del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza sulle donne e la violenza domestica), l’aula era semivuota. Poco più di un centinaio di deputati. Oggi invece si procederà, dalle ore 15, con le votazioni sulla ratifica della Convenzione.

“Basta con la violenza travestita da amore“, ha dichiarato la Boldrini mettendo enfasi sulla necessità di questa “sfida culturale” per mettere fine a quello che ha definito “un orrore al quale non possiamo assuefarci”. “Auspico che si arrivi subito alla ratifica della convenzione di Istanbul e alle leggi necessarie per la sua rapida attuazione”, ha poi detto la presidente della Camera. “Nessuna violenza può essere debellata se non ci si libererà da concetti come subalternità e possesso“. “Per la prima volta”, ha aggiunto la Boldrini, “la violenza contro le donne viene incardinata nell’ambito della violazione dei diritti umani. Ovvero dei diritti fondamentali della persona”.

Tra gli obiettivi principali che la Convenzione di Istanbul si pone, ricordiamo la prevenzione della violenza contro le donne, la protezione delle vittime e soprattutto il riconoscimento del femminicidio come una violazione dei diritti umani e una forma di discriminazione.

QUI IL TESTO COMPLETO DELLA CONVENZIONE DI ISTANBUL


1 Comment

  • Il femminicidio non può influire sulla pena, si tratta sempre di omicidio. Non si può volere la parità e poi chiedere una maggiorazione della pena in caso di uccisione di donna.Sta a vedere che tra poco se una donna uccide un uomo riceve un premio.CHE SCHIFO DI PAESE!!!!!!!!!!!

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