La lezione di Parigi, serve un centro interculturale a Roma

Un centro interculturale per una capitale multietnica. Questa la richiesta di un comitato che racchiude molte delle associazioni interculturali di Roma, diventata ancora più urgente in seguito al dibattito su integrazione dei migranti nelle città europee di questi giorni.

“Dopo i massacri di Parigi e della Nigeria, realizzare nella Capitale d’Italia un luogo di incontro e di dialogo, un Centro pubblico come un nuovo ombelico del mondo, è più che mai necessario, è  della massima urgenza, per non bloccare la ricchezza del confronto tra le diverse tradizioni culturali della nostra grande città, da sempre cosmopolita. la “sicurezza” passa anche dalla conoscenza e dal desiderio di condivisione e dal rispetto reciproco”, si legge nel comunicato.

“Di colpo, il 7 e l’8 gennaio è calato un silenzio angosciante, siamo tutti diventati matite spezzate. Dopo Parigi, insieme, ancor di più, tutti i cittadini di Roma, donne e uomini di qualsiasi origine, hanno il bisogno e il diritto di pensare e di vivere l’intero mondo, per decolonizzare le loro menti e i loro corpi, liberando energie positive. Noi associazioni e singoli cittadini, che ormai da quasi un anno ci stiamo impegnando per questo, parlandone, discutendone, scrivendone, incontrandoci, sentiamo oggi  – ancora più forte – la responsabilità di insistere e di operare concretamente, proponendo al Comune di Roma la nascita di un Centro Interculturale per la nostra Capitale Multietnica: uno spazio pubblico, dove vivere il dialogo invece che lo scontro, la mediazione  e non la contrapposizione, l’intercultura in luogo dell’anonimato, la conoscenza reciproca ed anche il sorriso al posto della paura”.

LEGGI ANCHE:   Roma, induisti e musulmani uniti contro le violenze settarie in Bangladesh

Il comunicato del comitato, che è rintracciabile per ora tramite facebook e mail, è firmato tra alcuni dei rappresentanti delle più importanti realtà interculturali romane:

Marguerite Welly Lottin (Assoc. Interculturale Griot),  Mioara Moraru (Assoc. Romena ProPatria),  Dixi Yang (Giovani Cinesi), Giovanni Iorio Giannoli (Univ. Tor Vergata), Gianguido Palumbo (Assoc. Mondita), Gabriella Sanna (Biblioteche di Roma), Alessandro Triulzi (Assoc. Archivio Migranti), Carla Romana Antolini e Michela Bechis (Officina delle Culture), Gloria Mendiola (Assoc. Migras), Sarah Zuhra Lukanic (Prog. Strane Straniere), Cecilia Bartoli (Assoc. Asinitas), Maria De Lourdes Jesus (Assoc. Tabanka), Cinzia Sabatini (Assoc.Interculturando), A.Hatami e Kambiz Dowlatchahi (Assoc. Iraniani Alefb), Alessio Bergamo (Assoc. Un sorriso per un sorriso), Valerio Evangelista ( Frontiere News), Ahmad Ejaz ( Nuove Diversità).


Profilo dell'autore

Redazione

Redazione
Dal 2011 raccontiamo il mondo dal punto di vista degli ultimi.
Dello stesso autore
LEGGI ANCHE:   Essere donna, tra Italia e Subcontinente indiano

1 Comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Potresti apprezzare anche

No widgets found. Go to Widget page and add the widget in Offcanvas Sidebar Widget Area.