Gianluca Buonanno, fenomenologia dell’italiano medievale

di Arber Agalliu

Lo smartphone non smetteva di vibrare. Per fortuna ho tolto la suoneria, pensavo tra me e me, chissà cosa sarà successo, mi domandavo. Whatsapp e Messenger erano pieni di messaggi, innumerevoli conversazioni aspettavano di essere aperte.
Erano amici e conoscenti che sembravano quasi essersi messi d’accordo nello scrivermi la stessa frase: hai visto l’uscita del leghista su La7?

Maledetto Salvini – ho pensato subito – il solito populista che fa disinformazione in tv. Una volta acceso il computer, mi sono ritrovato davanti la notizia “Buonanno a PiazzaPulita: I Rom sono la feccia della società (VIDEO)”.
Ma è Gianluca! Ho esclamato dalla gioia. Per fortuna che non era Salvini, che quello mi sta un po’ sulle palle.

In molti lo hanno crocifisso, criticandolo per le sue uscite, ecco perchè ho deciso di parlare di lui… in fondo è un burlone.  Ho cominciato quindi a scrivere ai miei amici queste righe per presentare e far conoscere a loro questo leghista simpaticone, che non ha niente da invidiare a Borghezio, Calderoli and company.

Gianluca Buonanno è il guru della politica italiana, un vero “professionista della politica”, come spesso si è autodefinito. Vanta un grande percorso di studi ed è sicuramente uno dei politici di maggior spicco che il Piemonte abbia mai partorito. Brillante studente alle superiori, una volta diplomato in ragioneria, diventa membro del MSI. Successivamente ricopre il ruolo di sindaco nel rinomato (senza offesa) comune di Serravalle Sesia, una metropoli di circa 5.000 abitanti in provincia di Vercelli. Dopo Serravalle è la volta di un’altra importantissima città piemontese. Torino? Cuneo? Asti? Vercelli? Macchè, sindaco di Varallo, 7.000 abitani circa. Dopo due esperienze modeste come sindaco, arriva il grande salto, Buonanno diventa assessore presso il comune di Borgosesia, 12.000 abitanti circa.

Per passare alla politica che conta, Gianluca Buonanno in questi lunghi anni di gavetta locale, ha dato il meglio di sé. Come non ricordarsi dello sconto del 50% concesso ai suoi cittadini per l’uso del viagra, mentre per gli invasori stranieri gridava “Preservativi gratis agli extracomunitari, li pagherò di tasca mia”.

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E le diete a premi, ve le siete scordate? Sì, proprio quelle. Quelle dove il buon sindaco premiava in denaro i cittadini con problemi di peso che riuscivano a dimagrire. Come scordarsi dell’ordinanza inventata per multare gli omosessuali, rei di baciarsi in pubblico. La lista delle sue geniali proposte è lunga e molto probabilemente qualcuna mi sfuggerà di sicuro.

Ricordo quando, dichiarandosi un politico a tempo pieno, tapezzò la città con il suo numero di telefono, dichiarando di voler fare il politico a domicilio 24 ore su 24. Ricordato per aver dedicato odonimi a Zio Benito e Lucignolo (non quello di Collodi bensì il programma di Italia1), Buonanno ha istituito a suo tempo il “bonus caffè”, che detto così sembra quasi qualcosa di positivo.

Eh no, niente affatto. Si tratta della presa per il culo che il sindaco ha riservato agli automobilisti, ai quali veniva pagato dal comune un caffè ed un gratta e vinci. Il caffè serviva per tranquillizzare gli animi dopo aver preso la multa, mentre il gratta e vinci per tentare la sorte e rifarsi dei soldi spesi per pagare la salata contravvenzione. A firmare le ammende, nella maggior parte dei casi erano i vigili di cartone.

Proprio così, le sagome di cartone a forma dei dipendenti pubblici, fortemente volute dal sindaco Buonanno, situate nei punti strategici della città, avevano il compito di dissuadere gli automobilisti dal commettere infrazioni. Blocchetto alla mano, gli stessi vigili di cartone multavano a nome del sindaco i cittadini poco ortodossi che si lasciavano scappare qualche bestemmia di troppo. Probabilmente, nel 2010, i presunti vigili hanno tappezzato la città con cartelli del tipo “Niente burkini” e “Vietata l’attività ai vu’ cumpra'”, tutto questo dopo un’ordinanza firama dal sindaco leghista contro l’uso del burqa.

Le sue gesta ormai erano rinomate in tutto lo stivale, tanto da farlo catapultare dritto dritto in Parlamento. Ed è in questo luogo che riesce a dare il meglio di se. Urlando più del Baffo (tra l’altro hanno fatto lo stesso mestiere, solo che al posto delle pentole, Gianluca in passato vendeva le scope “Pippo”), pensado di trovarsi forse all’Arena di Giletti su Rai1, Buonanno si è esibito diverse volte alla Camera dei Deputati.

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A Montecitorio ha sempre dato il meglio di sé, a volte presentandosi in aula con una spigola, un’altra volta soffiando bolle di sapone, colorato di nero come l’ex ministro Kyenge, vestito con la tuta mimetica da soldato, con le manette ai polsi ecc ecc.

Che poi diciamocela tutta, chi non vorrebbe avere come amico di giochi nel suo partito uno come Buonanno??
La sua ironia è nota anche fuori dai confini nazionali, dato che ci rappresenta (ah già, a me no perché non sono cittadino italiano) in Europa come europarlamentare.

Dopo essersi impegnato a fondo e dopo aver ricevuto in aula più espulsioni di Rino Gattuso, finalmente il partito più importante d’Italia, la Lega Nord, decide di promuoverlo mandandolo al Parlamento Europeo. Chi meglio di Gianluca poteva rappresentare l’italiano medievale in Europa??

Insediato a Bruxelles da europarlamentare, Buonanno non ha perso tempo ed occasione per farsi riconoscere. Per la prima seduta, il nostro rappresentato scelto, ha deciso di indossare in testa un burqa nero, vantandosi di questa scelta davanti alle telecamere televisive di tutto il mondo.

Con un linguaggio degno di GTA San Andreas, lasciando tutti gli europarlamentari a bocca aperta, Gianluca ha pensato bene di fare la sua porca figura mandando apertamente a fare in culo l’Alto rappresentante dell’UE per gli affari esteri Federica Mogherini, visto che tra itagliani ci si vuol bene.

Sentendosi un po’ come Ettore figlio di Troia, il gagliardo Buonanno ha deciso di scendere personalmente in campo per difendere la patria dalla minaccia del terrorismo jihadista. Deciso più che mai, in un’intervista, il nostro Arnold Schwarzenegger (copia/incolla Wikipedia), ha dichiarato di voler partire per la Libia con un unico scopo, sconfiggere da solo l’ISIS.
“Se dovessero catturarmi vivo, non pagate nessun riscatto per il mio rilasccio”, queste sono state le dichiarazioni coraggiose del nostro eroe, consapevole del rischio che corre andando in Libia. “Al governo sono tutti cagasotto e la Mogherini dovrebbe andarsene al museo della cera”, ha continuato Buoanno.

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Ecco cari amici, come potete prendervela con quest’uomo? Chiedere a Buonanno di fare buona politica è un po’ come chiedere ad un diciottenne di prendere la patente di guida a gettoni sulle cars del bowling.

Consiglio al buon Formigli e agli altri colleghi giornalisti di non invitare questi pseudo politici nei loro programmi, di non dare spazio all’ignoranza. Non c’è da meravigliarsi degli applausi in studio a favore di Buonanni, dobbiamo meravigliarci e vergognarci di noi stessi che lo votiamo (cioè voi, perchè io non posso votare).

Son sicuro che la Lega Nord non merita di essere rappresentata in tv da dei pagliacci del genere, all’interno del partito ci sono persone serie e preparate, come ad esempio… adesso non mi viene in mente nessuno, ma qualcuno ci sarà sicuramente.


Profilo dell'autore

Arber Agalliu
Odio ripetere il mio nome due volte quando mi presento agli altri, come odio rispondere a chi mi domandano se mi trovo meglio in Italia o in Albania. Io mi sento un italiano albanese a Firenze, ed un albanese italiano a Tirana.

Tra le varie collaborazioni in Italia ed in Albania c'è anche quella con ToscanaTv. All'interno del programma "Toscana senza frontiere" riporto la bella faccia dell'immigrazione, attraverso reportage e interviste da me realizzate.

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