Isola di Cunda, Ayvalık. Il 26 settembre, mentre il sole stava sorgendo sulla città costiera, un'unità della Guardia Costiera turca si preparava a salpare per soccorrere i migranti a mare, dopo aver ricevuto un segnale di allarme. Un gruppo di 23 migranti, 8 provenienti dalla Siria e 15 dalla Palestina, è stato avvistato mentre galleggiava su una zattera di salvataggio nera tra Ayvalık e Lesbo, la più vicina isola greca. Secondo un migrante siriano di 22 anni, l’avviso per la partenza verso l’isola greca è arrivato verso mezzanotte, con una chiamata. Intorno alle 3 del mattino, i migranti sono stati avvistati dalle forze greche e, un'ora dopo, sono stati spostati su una zattera di salvataggio a forma di cesto, priva di motore e telefoni cellulari. Molti avevano perso soldi o…
Žica, letteralmente “filo spinato”, è il titolo del secondo documentario della regista croata Tiha K. Gudac. Partendo dalla storia di due migranti, Mohammed e Omar, racconta l’impatto che questo nuovo muro europeo ha anche sulle comunità locali. In particolare quelle degli sloveni e dei croati della frontiera naturale del fiume Kupa, che vivono la separazione artificiale e la devastazione ambientale causate dal filo spinato. “La mia destinazione è la mia destinazione, il mio sogno è il mio sogno e nessuno mi può fermare”. Comincia così la sua storia Mohammed, che dalla Turchia ha camminato per giorni fino alla Bosnia ed Erzegovina, l’ultimo stato della rotta balcanica che confina con l’Unione europea. Lì è rimasto bloccato per mesi, vivendo in una fabbrica abbandonata, insieme con altri migranti e rifugiati provenienti da…
Illustrazione di Francesco Ciampa — EPISODIO 1 Hidden è una serie cofinanziata dai lettori di Frontiere.Scopri come poter contribuire. A causa della pandemia il tunisino Nadhimi Touir ha perso il lavoro e il permesso di soggiorno. Arrestato lo scorso novembre, è stato mandato al centro di detenzione per migranti situato a Gradisca d'Isonzo, in provincia di Gorizia. La sua cella non aveva né materassi né coperte e il vento invernale entrava da una finestra rotta. Il Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) di Gradisca è stato riaperto nel gennaio 2020 dopo tre anni di chiusura a causa di una sommossa. Da allora due ospiti del centro sono deceduti. Touir è ancora in attesa di essere deportato o rilasciato. "Questo posto ti fa impazzire. Non siamo più umani". (English version)…
Il presidente colombiano Iván Duque ha annunciato un nuovo statuto di protezione temporanea per il milione di migranti venezuelani irregolari residenti nel paese, costretti a vivere come fantasmi e a subire campagne xenofobe alimentate dalle dichiarazioni di alcuni politici locali. Testo di Marco Dalla Stella, foto in copertina via gov.co Sono trascorsi due anni da quando Winston Vásquez, 23 anni, ha lasciato il Venezuela per la Colombia. Ha attraversato il confine di nascosto passando per Paraguachón, una piccola cittadina nel dipartimento settentrionale de La Guajira, dove la linea che separa i due paesi è soltanto immaginaria e attraversa una fitta foresta pluviale. “Qui ci sono case con la cucina in Colombia e il bagno in Venezuela”, mi ha detto Vásquez. In quanto migrante irregolare, Vásquez ha dovuto accettare diversi lavori…
L'attore Mohamed Ba racconta il suo coinvolgimento in Tolo Tolo di Checco Zalone, tra stereotipi sugli africani e risposte alle critiche In Tolo Tolo Mohamed Ba recita la parte di un saggio dottore diretto in Europa, che nel bel mezzo della traversata del Sahara dice a Zalone che questi è "malato di fascismo". Poi lo rivediamo in Italia come scrittore affermato e infine come papa. Scrittore, attore e musicista senegalese, Mohamed si esibisce in Italia da oltre vent'anni. Ha visto tante fasi della società italiana, subìto un attacco in cui è stato accoltellato e ridotto in fin di vita, prodotto un video che ha superato tre milioni di visualizzazioni e infine recitato a fianco di Zalone nel suo film più politico. Che difende a spada tratta dalle critiche perché, secondo…