Riccardo Bottazzo

Giornalista professionista e veneziano doc. Quando non sono in giro per il mondo, mi trovate nella mia laguna a denunciare le sconsiderate politiche di “sviluppo” che la stanno trasformando in un braccio di mare aperto. Mi occupo soprattutto di battaglie per l’ambiente inteso come bene comune e di movimenti dal basso (che poi sono la stessa cosa). Ho lavorato nei Quotidiani dell’Espresso (Nuova Venezia e, in particolare, il Mattino di Padova). Ho fatto parte della redazione della rivista Carta e sono stato responsabile del supplemento Veneto del quotidiano Terra. Ho all’attivo alcuni libri come “Liberalaparola”, “Buongiorno Bosnia”, “Il porto dei destini sospesi”, “Caccia sporca”, “Il parco che verrà”. Ho anche curato e pubblicato alcuni ebook con reportage dal Brasile pre mondiale, dall’Iraq, dall’Algeria e dalla Tunisia dopo le rivoluzioni di Primavera, e dal Chiapas zapatista, dove ho accompagnato le brigate mediche e un bel po’ di carovane di Ya Basta. Ho anche pubblicato racconti e reportage in vari libri curati da altri come, ricordo solo, gli annuari della Fondazione Pace di Venezia, il Mio Mare e Ripartire di FrontiereNews. Sono direttore di EcoMagazine, sito che si occupa di conflitti ambientali, e collaboro con Melting Pot, FrontiereNews, Global Project, Today, Desinformemonos, Young, Q Code Mag, il Manifesto e lo Straniero. Non riesco a stare fermo e ho sempre in progetto lunghi viaggi. Ho partecipato al Silk Road Race da Milano a Dushanbe, scrivendo reportage lungo la Via della seta e raccogliendo racconti e fotografia in un volume. Non ho dimenticato la formazione scientifica che ho alle spalle e, quando ho tempo, vado a caccia di supposti fantasmi, case infestate o altri "mysteri" assieme agli amici del Cicap, con il quale collaboro per siti e riviste.
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Quell’ebraismo che rifiuta il sionismo

Quell’ebraismo che rifiuta il sionismo

di Riccardo Bottazzo La Terra Santa? "Appartiene esclusivamente al popolo Palestinese". Israele? "Uno stato illegittimo che non ha nessuna ragione di esistere". Ebraismo e sionismo? "Due concetti antitetici". Il chassidismo rifiuta il principio che sta alla base di questa ideologia: quello del diritto degli ebrei ad avere un loro Stato. Perlomeno sino a che il promesso Messia non busserà alle porte di Gerusalemme, inaugurando un'era di pace e prosperità sia per i vivi che per i morti. "Nell'attesa, noi preghiamo per un immediato e pacifico smantellamento dello Stato di Israele, perché i sionisti abbandonino la loro criminale ideologia e perché la…
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La fattoria senza padroni

La fattoria senza padroni

Nelle colline del Chianti, tra filari di viti e boschi di ulivi, c'è una fattoria senza padroni. E per raccontare la sua storia, partiremo dalla fine. Siamo a pochi chilometri da Firenze. Trovare la fattoria non è facile perché bisogna indovinare lo sterrato giusto, dopo aver navigato a vista su una matassa di stradine sali e scendi, badando di non farsi distrarre dallo splendore artistico della cupola del Brunelleschi, che appare e scompare in lontananza, marcando il cuore del capoluogo toscano, adagiato nella valle dell'Arno. In quell'oasi di verde collinare, sembra impossibile che Firenze possa essere così vicina. Capiamo di…
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Bertita Càceres nel segno della madre: “Svegliamoci, umanità”

Bertita Càceres nel segno della madre: “Svegliamoci, umanità”

di Riccardo Bottazzo Porta un nome pesante, Berta Cáceres. Lo stesso nome di sua madre, uccisa con otto colpi di pistola dopo averle spezzato braccia e gambe per aver difeso la sua comunità indigena honduregna dalla devastazione procurata dalla privatizzazione dell’acqua e dalla realizzazione di una diga. Lo stesso nome di sua nonna, anch’essa attivista per i diritti civili e l’ambiente, e prima sindaca donna dell’Honduras. “È una tradizione di famiglia. Lo facciamo per ricordarci che le battaglie proseguono anche dopo di noi e che non ci si deve fermare. Mai”. Ho incontrato Bertita a Ferrara, in occasione del festival…
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La linea verde dietro il muro

La linea verde dietro il muro

Intervista di Riccardo Bottazzo Immaginate un extraterrestre. Immaginate che attraversi gli spazi siderali sulla sua lucente astronave per atterrare nella spianata del Tempio, scansando contraeree, missili e mitragliate varie da parte dell’esercito meglio armato del mondo. Immaginate che il nostro alieno esca dalla sua astronave e se ne vada a spasso per Gerusalemme chiedendo alla gente: “Scusate, come faccio a distinguere i palestinesi dagli israeliani, considerato che per me siete tutti terrestri: tutti ugualmente brutti, privi di antenne e tentacoli?” Ebbene, voi cosa rispondereste? Amira Hass, giornalista e scrittrice ebrea ed israeliana che ha scelto di vivere a Ramallah per…
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Una diga per mettere fine al Kurdistan

Una diga per mettere fine al Kurdistan

Un piano da 32 miliardi di dollari per modificare il corso dei bacini di Tigri ed Eufrate e riprendere i sogni industriali di Ataturk. Ma il progetto di Erdogan rischia di spazzare via per sempre il patrimonio culturale e ambientale del Kurdistan settentrionale di Riccardo Bottazzo i chiama Güneydoğu Anadolu Projesi (Gup), traducibile con “Progetto per l’Anatolia Sud Occidentale”, e viene spacciato come un piano di proporzioni bibliche da 32 miliardi di dollari per trasformare gli alti bacini dei fiumi Tigri ed Eufrate con la realizzazione di 22 dighe e 19 centrali idroelettriche. Pensato da Kemal Ataturk, il fondatore dell’attuale…
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