Siria, ci indigniamo solo se c’è una foto (fake) di un bambino (o di un gatto)
di Joshua Evangelista I bambini e gli animali domestici sono categorie merceologiche molto pregiate per chi si occupa di content management sul web. Dietro ogni pargoletto dagli occhi grossi "spammato", c'è uno stuolo di editor che calcola tempo giusto e frase di accompagnamento adatta per far sì che miriadi di dita in cerca di tenerezza condivida la fotina sui propri profili con un commentino tutto maiuscolo e cuoricini. Così Marwan, un bimbo siriano rimasto staccato dalla carovana di profughi mentre attraversava il desertico confine tra Giordania e Siria è diventato, in una manciata di ore, l'eroe di tutti i social media…