E’ lungo l’elenco degli idoli che hanno ispirato il terrorista Anders Behirng Breivik, autore della strage di Oslo e dell’isola di Utoya. Nel suo memoriale di 1500 pagine si nota grande ammirazione per il Giappone e la Corea del Sud, Paesi che rifiutano il multiculturalismo e caratterizzate da politiche immigratorie molto severe. In particolare ad affascinare Breivik, l’ex premier nipponico, Taro Aso, un conservatore che ha elogiato il Giappone per essere un Paese di una sola civilità, una sola lingua, una sola cultura e una sola razza. Fra i personaggi ammirati dal 32enne norvegese, c’è anche il premier russo, Vladimir Putin descritto come un leader risoluto e meritevole di rispetto. Un’ammirazione non ricambiata da Mosca che definisce Breivik “il diavolo incarnato” La lista non finisce qui, dopo i giapponesi, nella…
di Valentina Severin Nonostante lo scandalo che ha travolto il suo impero, o forse proprio perché News Corporation è nel mirino di Gran Bretagna, Stati Uniti e Occidente in generale, Rupert Murdoch si appresta a sbarcare in Medio Oriente. La chiusura di News of the World, infatti, non ha frenato il lancio di Sky News Arabia, un nuovo canale di informazione in lingua araba con sede ad Abu Dhabi e una stima iniziale di circa 50 milioni di spettatori distribuiti in Medio Oriente e Nord Africa. Le idee anti-islamiche di Murdoch. La nuova impresa del magnate australiano lascia un po’ perplessi, viste le sue note idee anti-islamiche. Murdoch, infatti, non ha mai fatto mistero dei propri sentimenti filo-israeliani. Solo per citare un esempio, all’Anti-Defamation League, lo scorso 13 dicembre, ha…
Nessun attentato di matrice islamica. Il terrorista è un uomo nordico, biondo, alto, fisico da surfista e appassionato di body-building. Si chiama Anders Behring Breivik, 32 anni, tutte le informazioni che si hanno per ora si leggono su Facebook. Si definisce cristiano conservatore e anti-islamico. Un'estremista di destra, come lo descrive la polizia norvegese. Ora l’uomo è sotto interrogatorio e secondo l’emittente norvegese TV2, è proprietario di un’azienda agricola e il maggio scorso avrebbe acquistato sei tonnellate di un fertilizzante che può essere usato come sostanza esplosiva. L’uomo potrebbe essere l’autore di entrambi gli attacchi, nel centro di Oslo dove hanno perso la vita sette persone, e quello sull’isola di Utoeya, 50 km dalla capitale norvegese, dove si svolgeva il raduno dei giovani laburisti, al quale partecipavano ragazzi di età…
di Massimo Maravalli Non c’è pace per la Somalia, dopo l’appello lanciato domenica scorsa da Benedetto XI per richiamare, giustamente, l’attenzione internazionale sulla calamità naturale che sta affliggendo il corno d’Africa e il “grido” d’allarme che l’ONU si sta apprestando a lanciare per rappresentare la gravissima condizione in cui si trovano le popolazioni colpite dalla più grande siccità degli ultimi sessant’anni, Amnesty International nei giorni scorsi, ha stilato un rapporto dettagliato nel quale denuncia pesanti crimini di guerra che si stanno compiendo nei confronti di bambine e bambini somali. Breve cronostoria di un conflitto perenne. Nel 1969 il presidente somalo Shermarke viene assassinato da una delle sue guardie del corpo e pochi giorni dopo il generale Mohamed Siad Barre va al potere con un golpe militare. In seguito il dittatore…
Somalia, città di Balad town, 30 chiometri a nord di Mogadiscio, la neo ministra per le donne e per gli affari di famiglia, Asha Osman Akil è stata rapita mentre andava ad insediarsi nel suo dicastero. Gli aggressori, secondo quanto riportano fonti governative, fanno parte del gruppo islamico al-Shabab, legato ad Al Qaeda. Non sono bastati i 6000 uomini inviati da Uganda e Burundi per proteggere le zone di Mogadiscio, colpite dalla rete terroristica. Obiettivo di Al Qaeda è infatti quello che di indebolire e destituire il debole governo somalo appoggiato dall’Occidente, attraverso azioni intimidatorie. Asha Osman Akil era poche ore al servizio di Mohamed Adbulahi Farmajo, primo ministro dell’esecutivo di transizione apertamente avversato dalla rete al-Shabab.