Al Qaeda, la rete terroristica fondata da Osama Bin Laden si allarga all’universo infantile con la creazione di un cartone animato dai toni inquietanti. Sul sito jihadista al-Shamouk sono uscite alcune immagini di una pellicola di cui ora sono presenti diversi fotogrammi. Ispirandosi ai successi targati Disney e Pixar e alla presa che questi hanno sui più piccoli, è stato girato “Al Qaeda nella Penisola arabica”, una storia "eccitante" che ha come obiettivo quello di formare bambini alla perfetta statura di combattenti jihadisti contro i traditori della fede islamica. Nel cartone sono presenti scene di scontri armati e azioni eroiche compiute dai mujaheddin nella penisola del profeta Maometto. Gli analisti ritengono che dietro questa che è stata definitiva “un’operazione mediatica” si nasconda Anwar al-Awlaki, il predicatore estremista vissuto negli Usa…
di Ilaria Bassi Anglicani in via d'estinzione. Nell’Assemblea Nazionale tenutasi lo scorso 12 luglio a York, l’arcivescovo di Canterbury Rowan Williams ha mostrato dati “preoccupanti per la sopravvivenza della Chiesa d’Inghilterra”: l’età media delle persone che vi aderiscono è infatti salita a 61 anni e se non si dovesse riuscire ad attrarre giovani si potrebbe correre il rischio di estinzione nel giro dei prossimi 20 anni. A far spaventare gli eredi di Enrico VIII sono stati gli scoraggianti risultati di una ricerca interna volta al “reclutamento” di nuovi fedeli sul piano nazionale. Il reverendo Patrick Richmond di Norwich ha parlato di “tempesta perfetta”, affermando che nel 2020 questo declino sarà ancora più evidente e per le congregazioni sarà ancora più difficile risollevarsi. La pericolosità maggiore sarebbe legata all’impercettibilità del fenomeno, infatti…
di Federica Marsi L’ultima mossa del governo indonesiano nella lotta al fondamentalismo islamico è l’istituzione di un Consiglio Nazionale Antiterrorismo con il compito di organizzare veri e propri istituti di rieducazione religiosa per il reinserimento nella società di ex o presunti terroristi. L’idea sarebbe nata nel febbraio dello scorso anno a seguito della scoperta di un campo di addestramento nella provincia di Aceh. Delle 73 persone arrestate, 14 erano ex detenuti in libertà da pochi mesi. Questo ha portato ad una riflessione sull’efficacia del metodo detentivo, che studi successivi hanno dimostrato essere controproducente. Gli analisti sostengono che nelle carceri indonesiane i detenuti trovino terreno fertile per radicalizzare la propria fede, per poi uscire avendo maturato idee ancor più estremiste. Il progetto delle scuole di rieducazione nasce da un idea di…
Iran, carcere per chi contrasta la tradizione islamica. Questo è quanto accaduto a Pegah Ahangarani, 27 anni, dissidente e attrice che ha più volte ricoperto ruoli fastidiosi alle autorità religiose islamiche: a 15 anni interpretò il ruolo di ragazza ribella in cerca di fidanzato. Inoltre la donna era in partenza alla volta della Germania, dove avrebbe dovuto partecipare ad un programma televisivo sulla Coppa del mondo di calcio femminile; ricordiamo che in Iran è vietato alle donne partecipare ad eventi sportivi negli stadi. Secondo la Deutsche Welle, i servizi segreti iraniani l’hanno arrestata e portata in un luogo ignoto. Pegah, figlia di due celebri registi in Iran, Jamshid Ahangarani e Manijeh Hekmat, è stata blogger della radio tedesca durante la Berlinale del 2009 e prima delle elezioni di Ahmadinejad alla presidenza…
di Martina Strazzeri In Iran ha suscitato molto clamore l'annuncio che dal prossimo anno accademico, alcuni atenei hanno introdotto delle politiche di distinzione sessuale, riservando l'accesso di alcuni piani esclusivamente alle donne, insomma zone off-limits per gli uomini. Ma ancora più clamorosa è stata la reazione di Mahmoud Ahmadinejad, che si è detto indignato per il contenuto del provvedimento ed ha definito la segregazione sessuale all'interno delle università come "superficiale e contro la scienza". Il presidente ha richiesto al ministro dell'Istruzione, Kamran Daneshjoo, di revocare l'atto. Tuttavia, non tutti si sono dichiarati d'accordo con la richiesta del presidente iraniano, come gli ayatollah che hanno fortemente criticato il pensiero di Ahmadinejad, affermando che alle università che applicano il principio della distinzione dei sessi dovrebbe essere conferita una medaglia. Sulla questione si…