Ora è ufficiale. L’attuale leader massimo dell’Iran, Hassan Rohani, apre al dialogo con l’occidente. Differenza sostanziale con il suo predecessore, Mahmoud Ahmadinejad, che aveva fatto dei contrasti con USA e Israele il proprio cavallo di battaglia. Che vi fossero delle evidenti differenze di pensiero e azione tra il neo presidente ed il predecessore si era già palesato nei recenti messaggi di auguri inviati al popolo ebraico in occasione della festa di Rosh Hashanah, ma un’apertura (con annesso incontro ndr) agli Stati Uniti sembrava ben poco probabile. E invece l’ufficialità è arrivata: il presidente iraniano Hassan Rohani potrebbe incontrare privatamente il leader statunitense Barack Obama già in occasione dell’Assemblea generale dell’Onu prevista per la prossima settimana. In un articolo diffuso dal Washington Post il presidente iraniano ha chiesto alla Casa Bianca…
"Mentre il sole sta per tramontare qui a Teheran auguro a tutti gli ebrei, e specialmente agli ebrei iraniani, un buon Rosh Hashanah". A twittare questi auguri è stato, tramite il proprio ufficio stampa, il neo presidente iraniano Hassan Rouhani. Il testo è accompagnato da una foto che ritrae ebrei iraniani in preghiera alla sinagoga di Teheran. Il neo presidente della Repubblica islamica iraniana, insediatosi il 3 agosto scorso, ha fatto gli auguri agli ebrei per la festa di Rosh Hashanah, capodanno ebraico che cade oggi. Durante la campagna elettorale per le presidenziali, Hassan Rouhani aveva condannato gli attacchi dell’ex presidente Mahmud Ahmadinejad contro gli ebrei, bollandoli come "retorica dell'odio". E proprio questa caratteristica differenzia i due presidenti, con il primo (Ahmadinejad ndr)che dell’odio antisemita ne aveva fatto un cavallo…
Le elezioni iraniane del 14 giugno hanno riacceso le speranze di dialogo tra Iran e Occidente. Molti commentatori hanno accolto favorevolmente la vittoria del moderato Hassan Rouhani, votato dal 50,7 per cento degli iraniani. Le elezioni hanno rivitalizzato la vita politica del Paese, alimentando una rinnovata fiducia nelle istituzioni da parte di molti iraniani che, tuttavia, aspettano di vedere all’opera il nuovo presidente, soprattutto in merito alle tematiche economiche. di Luigi Di Martino L'ECONOMIA IRANIANA, TRA CAROVITA E SANZIONI - Rouhani, infatti, durante la sua campagna elettorale, ha promesso maggiore stabilità in tema di programmazione economica, imputando a Mahmoud Ahmadinejad, la mancanza di un piano a lungo termine. Va da sé che il risanamento economico promesso dal neoeletto presidente si scontra con le difficoltà economiche attuali. I cittadini, infatti, si sono visti aumentare in maniera…
Un religioso moderato che raccoglie simpatie fra i riformisti. L'Iran ha scelto il successore di Ahmadinejad: è Hassan Rouhani, ex Segretario del consiglio supremo della sicurezza nazionale, che grazie al 50,6% dei consensi raccolti al primo turno, è stato proclamato dal ministro dell'Interno Mostafa Mohammad Najjar, presidente della Repubblica islamica dell'Iran. Rouhani ha ottenuto oltre 18 milioni di preferenze su 37 milioni di votanti, distanziando di gran lunga tutti i suoi sfidanti: dal popolare sindaco di Teheran, Mohammad Baqer Qalibaf, fermo al 15% dei consensi, fino ai delfini dell'Ayatollah Ali Kahmenei, il negoziatore per il nucleare Said Jalili (12%), il consigliere diplomatico della Guida, Ali Akbar Velayati (6%). “La massiccia affluenza alle urne rende frustrati i nemici dell'Iran” aveva twittato stamattina sul suo profilo ufficiale la guida suprema Ali Khamenei.…
Teheran - Sono sei i candidati che domani si sfideranno per prendere il posto di Mahmud Ahmadinejad, attuale Presidente della Repubblica islamica dell’Iran in procinto di completare il suo secondo e ultimo mandato. Le candidature che hanno passato il vaglio del Consiglio dei Guardiani della rivoluzione sono sei. Quattro fanno riferimento allo schieramento conservatore vicino alla guida suprema Ali Khamenei e sono: il negoziatore per il nucleare Said Jalili, il sindaco di Teheran Mohammad Baqer Qalibaf, il consigliere diplomatico di Khamenei Ali Akbar Velayati e il candidato indipendente Mohsen Rezai. Lo schieramento dei riformisti è rappresentato dal religioso Hassan Rohani mentre i moderati sono rappresentati dall'ex ministro del petrolio e delle telecomunicazioni Mohammad Gharazi. I candidati favoriti. Il favorito delle elezioni, il riformista ed ex presidente Rafsanjani, è stato escluso…