Ben cinquantasette tombe sono state profanate la scorsa notte nel cimitero ebraico di Kaposvar, nel sud dell’Ungheria. La Polizia, che si sta occupando dell’episodio, ha riferito che le lapidi sono state completamente distrutte. Sdegno nella comunità ebraica locale e nazionale. L’atto è stato definito un ulteriore segno della crescente intolleranza nei loro confronti. Negli ultimi anni sono stati molti, infatti, gli episodi di profanazione di monumenti alle vittime dell’Olocausto e di insulto agli ebrei in luoghi pubblici. Per protesta contro il fenomeno, a suo dire tollerato dalle autorità di governo magiare, il premio Nobel americano di origine ungherese, Elie Wiesel, ha recentemente restituito un’onorificenza di stato. La settimana scorsa il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, aveva espresso preoccupazione per la recrudescenza dell'antisemitismo in Ungheria durante un incontro a Gerusalemme con…
Sono dovuti passare 67 anni perchè a oltre 15700 esseri umani si fosse palesata l’ombra della giustizia. E’ di ieri la notizia dell’avvenuto ritrovamento di Laszlo Csizsik-Csatáry, uno dei peggiori criminali della storia del genere umano. Il novantasettenne, nel corso della seconda guerra mondiale, da ufficiale della polizia di Kossa in Ungheria (l’attuale Kosice slovacca) aveva supervisionato alla reclusione in un ghetto e alla confisca dei beni di circa 12mila ebrei per poi ordinarne la deportazione di circa 15700, nel 1944, al campo di Auschwitz. Solo 450 sarebbero tornati. Soltanto pochi mesi fa il Simon Wiesenthal Centre lo aveva inserito nella lista dei più ricercati criminali nazisti per i fatti sopra citati e per aver disumanamente esercitato la propria autorità nei campi di sterminio. Nessuna piantagione in Argentina, nessun sigaro a…
La "mancanza morale" è il nuovo termine inserito da Yad Vashem nel testo murale che il Mausoleo della Memoria userà per descrivere l'operato di papa Pio XII durante le persecuzioni avvenute nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Un testo, rivela il quotidiano Haaretz, che "ammorbidisce" il contenuto del precedente - contestato dalla Chiesa di Roma - nel quale si sottolineava che il Pontefice non avesse protestato verbalmente o per iscritto per l'uccisione degli ebrei da parte dei nazisti. Se il vecchio testo era intitolato "Pio XII e l'Olocausto", quello attuale, sempre secondo il giornale, cambierebbe in "Il Vaticano e l'Olocausto". I contenuti della nuova iscrizione, pur mantenendo la condanna per il mancato intervento della Chiesa nei confronti degli ebrei, disegnano un ritratto più complesso della condotta del Pontefice e avanzano…
Csanad Szegedi, eurodeputato dell’estrema destra ungherese, ha confessato di essere venuto a conoscenza di una scoperta "sconcertante" : le sue origini sono ebraiche. Szegedi, noto per le sue posizioni ultranazionaliste e antisemite, ha scoperto che sua nonna, Mogoldna Klein, era un’ebrea sopravvissuta all’olocausto. I blog antirazzisti ungheresi hanno iniziato ad ironizzare sulla paradossale vicenda. L’eurodeputato però non sembrerebbe troppo sconvolto e in un’intervista rilasciata al quotidiano Barikad dichiara: “Non dico che la cosa non mi abbia sconvolto, ci vorrà un po' di tempo per digerirlo. In ogni caso penso che essere ungherese significhi avere una certa responsabilità verso la patria e non una questione di razza". Peccato che i suoi colleghi di partito non la pensino allo stesso modo visto che uno di essi aveva fatto scalpore per essersi sottoposto…
Sono stati arrestati dalla polizia israeliana i tre zeloti ebrei, di età compresa tra i 17 e i 28 anni, sospettati di aver imbrattato due settimane fa il Museo dell’Olocausto Yad Vashem a Gerusalemme. Nei testi, che hanno provocato una grande indignazione tra il popolo israeliano, si sosteneva che lo Stato sionista doveva esprimere gratitudine ad Adolf Hitler per "la splendida Shoah", senza la quale lo stato laico di Israele forse non sarebbe stato approvato dall’Onu. Nelle abitazioni dei tre zeloti, ha riferito una nota della polizia israeliana, è stato trovato materiale riconducibile alle correnti massimaliste a anti-sioniste dell’ebraismo ortodosso, insieme a testi filo-palestinesi.