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Shoah, presentato ddl contro il negazionismo

Il 16 ottobre scorso, nella Sala dei Caduti di Nassirya del Senato, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del disegno di legge sull'istituzione del negazionismo dell'Olocausto come reato penale. Non è stato scelto un giorno a caso: in questo stesso giorno del 1943, gli ebrei di Roma furono deportati nei lager tedeschi dagli alleati nazisti. La conferenza stampa. Numerosi i partecipanti, a rappresentare la Comunità ebraica romana c’era il Presidente Riccardo Pacifici, il Rabbino Capo Riccardo Di Segni, il Presidente dell’Unione delle Comunità Italiane Renzo Gattegna; le istituzioni hanno partecipato con il Presidente del Senato Renato Schifani e dei Capigruppo Anna Finocchiaro e Maurizio Gasparri. Alla presentazione c’era anche Piero Terracina (sopravvissuto ad Auschwitz) e i familiari di Shlomo Venezia, l’ultimo testimone italiano del Sonderkommando, scomparso recentemente. I promotori. L’iniziativa è stata presentata dalla senatrice Silvana Amati,…
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Shoah, tatuarsi i marchi per ricordare

Il Signor Diamant 70 anni fa venne marchiato con il numero 157.622 dai nazisti ad Auschwitz. Ultimamente, la nipote, Eli Sagir, dopo un viaggio con la scuola superiore in Polonia ha deciso di tatuare sul proprio corpo lo stesso numero. Dopo di lei anche la madre il fratello e lo zio hanno seguito l’esempio. Racconta Sagir, 21 anni: "Tutta la mia generazione non sa nulla della Shoah". "Tu parli con la gente e pensano che sia come l'Esodo dall'Egitto, storia antica. Ho deciso di farlo per ricordarlo alla mia generazione: voglio raccontare loro la storia di mio nonno e la storia dell'Olocausto ". I discendenti del signor Diamant hanno deciso di commemorare così i giorni più bui della storia del proprio popolo. Come fosse un rito di passaggio, ormai tutti i…
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11 settembre: l’America ricorda, al-Qaeda torna a minacciare

Puntuali, nel giorno dell’undicesimo anniversario dei quattro attentati che devastarono gli Stati Uniti, sono arrivate nuove minacce di al-Qaeda. Sempre rivolte all’eterno nemico, gli Stati Uniti, colpevoli di una costante “politica d’opposizione all’Islam”. Le minacce sono state inviate, come di consueto, attraverso un videomessaggio. Tra i numerosi volti apparsi in video, sono stati ripresi in primo piano quelli del leader del principale movimento terroristico islamico, al-Ẓawāhirīe, e del suo portavoce americano, Adam Gadahan. Il gruppo ha reso, così, il proprio “tributo” nel giorno dell’anniversario dell’attacco: “Gli Stati Uniti sono in guerra con l’Islam e i musulmani americani devono essere pronti ad affrontare un nuovo olocausto”. Il video dell’orazione minatoria è stato condiviso sul web da centinaia di utenti, ed è circolato attraverso i forum riconducibili alla jihad islamica. Ad alimentare…
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Germania: ebrei e musulmani uniti per difendere il diritto alla circoncisione

Colonia, 26 giugno 2012, la Corte d'Appello delibera il divieto della circoncisione paragonandola ad una punizione corporale e sostenendo il principio del consenso obbligatorio. Secondo la sentenza infatti, la pratica religiosa va vietata se è contraria alla volontà del nascituro di poter decidere da solo, in seguito, sulla sua appartenenza religiosa. Il caso era scoppiato in seguito alle complicazioni sorte dopo un intervento su un bambino di 4 anni che aveva riportato infezioni ed emorragia. La pratica, già vietata dall'Ordine dei medici tedesco è centrale nel culto sia ebraico che islamico. In Germania infatti, vengono praticate circa 50 mila circoncisioni l'anno, circa il 15 per cento della popolazione. A difesa del loro diritto musulmani ed ebrei insieme hanno manifestato ieri in piazza a Berlino. Erano oltre cinquecento schierati a Bebelplatz,…
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Berlino, botte e insulti al rabbino. Minacce di morte alla figlia di sei anni

Episodio di antisemitismo a Berlino. Un rabbino è stato aggredito per strada mentre tornava a casa con la figlia di sei anni nella Beckerstrasse, una via periferica della città tedesca. Un giovane, secondo la polizia “di origine presumibilmente araba”, ha sbarrato la strada del rabbino chiedendogli se fosse ebreo. Subito sono stati raggiunti da altri tre giovani “probabilmente connazionali del primo” che hanno cominciato a colpire l’uomo al viso insultando la religione ebraica, offendenone la madre e minacciando di uccidere la bambina. Gli aggressori sono poi fuggiti e attualmente sono ricercati dalla Polizia tedesca. Il rabbino – 53enne - è stato medicato al pronto soccorso. Klaus Wowereit, borgomastro berlinese, ha “con la massima durezza” espresso parole di condanna per l’aggressione antisemita. Dal portavoce del Forum ebraico per la democrazia e contro l’antisemitismo si apprende…
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