olocausto

Albert Göring, il fratello di Hermann che sabotò il Terzo Reich

Albert Göring, il fratello di Hermann che sabotò il Terzo Reich

Vi sono cognomi che attraversano la Storia come marchi incisi nella memoria collettiva. Il cognome Göring è senza dubbio uno di questi, scolpito nelle pagine più nere del Novecento accanto a quello di Hitler, Himmler e Goebbels. Hermann Göring fu il braccio destro del Führer, il creatore della Gestapo, il maresciallo che dominava la Luftwaffe con l’arroganza di un monarca rinascimentale. Fu la maschera più vistosa e grottesca del potere nazista, un uomo che amava la bellezza dell’arte quanto la brutalità della guerra, l’oro dei palazzi quanto il fumo dei forni crematori. Ma accanto a lui, quasi cancellato dalla memoria…
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L’Olocausto spiegato con i Lego

L’Olocausto spiegato con i Lego

Compito per casa: fare una ricerca sull'ascesa del nazionalsocialismo e sulla tragedia dell'Olocausto. Allegando grafiche realizzate dagli studenti. John Denno, un 16enne di Liverpool, ha interpretato quanto assegnato dalla professoressa in maniera molto personale. Il ragazzino, conscio delle sue non eccelse qualità artistiche, ha deciso di utilizzare la propria collezione di Lego creando una rappresentazione tridimensionale di uno dei più bui periodi storici del '900. Dall'ascesa di Adolf Hitler nell 1933 alla liberazione dei campi di concentramento nel 1945 per mano alleata, fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Il lavoro di Denno è stato apprezzato da diversi leader ebrei, tra…
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La moschea di Parigi che salvò gli ebrei durante l’Olocausto

La moschea di Parigi che salvò gli ebrei durante l’Olocausto

Le autorità d’occupazione sospettano che la moschea di Parigi fornisca in maniera fraudolenta a individui di razza ebraica certificati che attestano che le persone interessate sono di religione musulmana. All’imam è stato chiesto in maniera molto forte di porre fine a pratiche di questo genere nota del Ministero degli Esteri francese del 24 settembre 1940   Nella Francia dei primi anni '40 abitavano molti nordafricani, tra cui diverse migliaia di ebrei sefarditi. Questi ultimi parlavano lingua araba e condividevano tradizioni e usi quotidiani dei corregionali musulmani. Né ebrei né musulmani consumavano carne di maiale, in entrambe le comunità era praticata la circoncisione maschile e spesso…
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“Se questo è un uomo”

“Se questo è un uomo”

  Voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a sera il cibo caldo e visi amici: Considerate se questo è un uomo che lavora nel fango che non conosce pace che lotta per mezzo pane che muore per un si o per un no. Considerate se questa è una donna, senza capelli e senza nome senza più forza di ricordare vuoti gli occhi e freddo il grembo come una rana d'inverno. Meditate che questo è stato: vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore stando in casa andando per via, coricandovi, alzandovi. Ripetetele ai vostri…
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Shoah, le scuse (tardive?) dell’Ungheria

Shoah, le scuse (tardive?) dell’Ungheria

"Dobbiamo delle scuse alle vittime perché lo Stato ungherese non è riuscito a proteggere i suoi cittadini dalla distruzione, e poi perché ha finanziato l'omicidio di massa". Per la prima volta l'Ungheria si è assunta le responsabilità per il ruolo svolto durante l'Olocausto. L'ambasciatore ungherese alle Nazioni Unite Csaba Korosi ha pubblicamente chiesto perdono, davanti all'assemblea ONU, per il passato del proprio paese. "Dobbiamo delle scuse alle vittime perché lo Stato ungherese non è riuscito a proteggere i suoi cittadini dalla distruzione, e poi perché ha finanziato l'omicidio di massa", ha dichiarato Korosi in occasione dell'evento ONU in ricordo del 70esimo anniversario della…
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