I 10 peggiori attacchi terroristici in America per mano di estremisti di destra

La strage di Charleston, in cui un 21enne ha ucciso nove esseri umani urlando oscenità razziste, è un atto terroristico e deve essere considerato tale. Al grido di “io lo devo fare, voi violentate le nostre donne e dovete sparire”, Dylann Roof, un ragazzo bianco di 21 anni, ha trucidato nove persone per il semplice fatto di appartenere alla comunità afro-americana. Il luogo scelto per la strage ha una natura altamente simbolica: la Emanuel African Methodist Episcopal Church è infatti uno dei più antichi ritrovi della comunità nera nel Sud degli Stati Uniti, a Charleston (leggi QUI l’incredibile storia della chiesa, diventata negli anni un vero e proprio simbolo della lotta per i diritti civili).

Dal 1980 al 2005 più del 90% degli attentati avvenuti in suolo statunitense sono stati portati avanti da non musulmaniEsiste una lunga storia di attacchi contro le comunità afro-americane negli USA, e per la maggior parte della storia statunitense la parola “terrorismo” era riferita ad atti commessi da estremisti bianchi verso la popolazione nera. Basti considerare che le prime leggi anti-terrorismo vennero approvate per contrastare le scorribande del Ku Klux Klan e che dal 1980 al 2005 più del 90% degli attentati avvenuti in suolo statunitense sono stati portati avanti da non musulmani (a sinistra un grafico che riassume l’indagine dell’FBI che ha rivelato tali cifre).

Pur nella difficoltà di dare una definizione univoca, il significato che l’FBI da al terrorismo domestico è “l’uso illecito, o la minaccia di tale uso, di forza o di violenza da parte di un gruppo di persone o di un individuo … commesso contro persone o proprietà con lo scopo di intimidire (o costringere un’azione da parte di) il governo, la popolazione civile o qualunque segmento sociale, soprattutto per scopi politico-sociali”.

Da Alternet una lista dei 10 peggiori massacri avvenuti negli States per mano di estremisti di destra negli ultimi 30 anni.


Massacro al tempio sikh di Wisconsin, 5 agosto 2012

La paranoia islamofoba del post-9/11 ha plagiato le menti dei razzisti a tal punto da vedere come nemico chiunque abbia barba al mento e copricapo in testa. Quattro giorni dopo l’11 settembre Frank Silva Roque, un razzista inebriato dalla propaganda della guerra al terrore, si è avventato contro Balbir Singh Sodhi (un immigrato indiano proprietario di una stazione di benzina a Mesa, Arizona) confondendolo per un uomo di fede islamica. Colpevole di avere una barba e un turbante; e la sentenza per questa “colpa” è, ovviamente, la morte.

LEGGI ANCHE:   La guerra dei portuali genovesi contro le armi saudite

Ma l’uccisione di Sodhi non è l’unico esempio di violenza anti-Sikh nell’America del dopo 11 settembre. Il 5 agosto 2012 un suprematista bianco di nome Wade Michael Page ha usato una semiautomatica nel tempio Sikh di Oak Creek, nel Wisconsin, uccidendo sei persone. Membro degli End Empathy e dei Definite Hate (due gruppi rock di ispirazione neo-nazista), il suo attacco è stato descritto dalla polizia come “un atto di terrorismo e atto di odio”.

Assassinio del dr. George Tiller, 31 maggio 2009

Cosa potrebbe succedere se un fisico fosse scampato a un tentativo di assassinio da jihadisti islamici nel 1993, se avesse successivamente ricevuto numerose minacce di morte da al-Qaeda e se fosse da membri di quest’ultima assassinato nel 2009. I professionisti del terrore mediatico avrebbero avuto molta carne da mettere al fuoco. Ma le cose sono andate diversamente: il fisico George Tiller è stato infatti ucciso dal terrorista anti-abortista Scott Roeder, un fondamentalista cristiano.

Tiller è stato a lungo nel mirino degli estremisti di destra. Nel 1986 la sua clinica è stata presa a molotov, nel 1993 la terrorista Shelly Shannon ha scaricato il caricatore sul fisico (che è miracolosamente sopravvissuto) e negli anni seguenti ha ricevuto molte minacce di morte da gruppi vicini all’estrema destra cristiana statunitense. Per poi essere giustiziato da Roeder.

Sparatoria alla Knoxville Unitarian Universalist Church, 27 luglio 2008

L’estremista di destra Jim David Adkisson è entrato nella Knoxville Unitarian Universalist Church di Knoxville, nel Tennessee, durante una recita di bambini. E ha sparato all’impazzata. Due persone sono morte e altre sette sono rimaste gravemente ferite. Adkisson ha poi dichiarato di aver agito per odio verso “i liberali, i democratici e gli omosessuali”, ispirato dal libro del neo-conservatore Bernard Goldberg 100 People Who Are Screwing Up America.

L’assassinio del Dr. John Britton, 29 luglio 1994

L’Army of God è una rete di cristianisti radicali con una lunga storia di attacchi terroristici di ispirazione anti-abortista. Uno di questi terroristi è stato Paul Jennings Hill, colpevole del duplice omicidio di John Britton, medico abortista, e della sua guardia del corpo James Barrett. Dopo aver sparato ai due a sangue freddo, Hill ha dichiarato di non avere rimorsi e di avere svolto il compito che Dio gli aveva affidato. Le sue gesta sono state apprezzate dall’Army of God, che lo considera un martire (Hill è stato infatti ucciso da un’iniezione letale nel 2003).

LEGGI ANCHE:   Floyd, Minneapolis e noi. I numeri di una sconfitta collettiva

Bombe sull’Olympic Park di Atlanta, 27 luglio 1996

Paul Jennings Hill non è l’unico terrorista esaltato dall’Army of God; Eric Rudolph è uno degli altri modelli dell’organizzazione cristianista, ricordato per aver portato a termine l’attacco terroristico ad Atlanta durante le Olimpiadi del 1996. L’esplosione ha ucciso una spettatrice, ferendo altre 111 persone. Ma Eric Rudolph è stato anche responsabile dell’attentato del 1998 alla clinica abortista di Birmingham in Alabama (in cui è morta la guardia giurata Robert Sanderson e che è costata un occhio all’infermiera Emily Lyons), dell’attentato del 1997 all’Otherwise Lounge (un bar di Atlanta frequentato da lesbiche) e – nello stesso anno – ad un’altra clinica abortista della periferia di Atlanta. Rudolph non è stato un lupo solitario, ma membro di una rete di terroristi che continuano a esaltare le sue gesta, considerandolo un cristiano coraggioso che compie l’opera di Dio.

Assassinio di Barnett Slepian, 23 ottobre 1998

Proprio come Paul Jennings Hill, Eric Rudolph e Scott Roeder, anche James Charles Kopp è un terrorista appartenente alla galassia dei cristiani fondamentalisti esaltati dall’Army of God. Kopp è responsabile dell’uccisione di Barnett Slepian (un dottore abortista), definita dal giudice Michael D’Amico della Contea di Erin, NY, come un atto terroristico premeditato. Kopp è inoltre sospettato di aver compiuto altri tre attentati di matrice anti-abortista in Canada.

Attentato alla clinica di Brookline, 1994

John C. Salvi un anti-abortista radicale e membro del gruppo Army of God ha attaccato una clinica di genitorialità pianificata a Brookline, nel Massachusetts, sparando e uccidendo due dipendenti, Shannon Lowney e Lee Ann Nichols, ferendo molte altre persone. Salci si è suicidato in prigione nel 1996; l’Army of God ha esaltato Salvi in quanto martire descrivendo Lowney e Nichols come infedeli che hanno ottenuto ciò che meritavano.

Attacco suicida all’IRS di Austin, Texas, 18 febbraio 2010

Nel febbraio 2010 Joseph Stack si è schiantato con il suo aereo personale nell’Echelon office complex (dove era situato l’Internal Revenue Service). Oltre al terrorista è morto anche l’impiegato Vernon Hunter. L’attacco è stato accompagnato da una nota in cui Stack espose il suo “disgusto per le compagnie assicurative”.

Assassinio di Alan Berg, 18 giugno 1984

Alan Berg, conduttore radiofonico noto per le proprie posizioni liberali e per le sue critiche ai suprematisti bianchi, è stato freddato da una semi-automatica il 18 giugno 1984. Responsabili dell’uccisione furono due membri dell’Order (un gruppo suprematista bianco che aveva dichiarato morte a Berg), David Lane (ex-membro del Ku Klux attivo anche nell’organizzazione neo-nazista Aryan Nations) e Bruce Pierce

LEGGI ANCHE:   #viaggiadacasa 21 – Stati Uniti (con Emiliano Bos)

Attentato ad Oklahoma City, 19 aprile 1995

Precedentemente agli attentati dell’11 settembre, la strage di Oklahoma City fu l’attacco con più vittime, con 168 uccisioni e oltre 600 feriti. Timothy McVeigh, un ex militare di origine irlandese, ha affittato un camion, lo ha riempito di esplosivo e ha fatto saltare in aria l’Alfred P. Murrah Federal Building. McVeigh si è detto motivato dall’odio verso il governo statunitense e ha visto nell’attentato una vendetta per l’incidente di Ruby Ridge del 1992 e per il l’assedio di Waco del 1993. I suoi legami con i gruppi suprematisti sono noti. Durante la sua presenza nell’esercito McVeigh è stato ammonito più volte per aver indossato una maglietta che incitava al “potere bianco”, comprata in una manifestazione del KKK. Al rientro dal Kuwait iniziò inoltre a leggere assiduamente testi di stampo razzista. Da Spotlight (un bollettino antigovernativo e antisemita, pubblicato dall’organizzazione di estrema destra Liberty Lobby) a Patriot Report (organo dell’organizzazione estremista fondamentalista Christian Identity) e soprattutto The Turner Diaries di William Pierce (un testo narrativo aspramente razzista scritto dal fondatore di Order). Lo psichiatra John Smith difenderà successivamente il terrorista dichiarando “che Timothy non ha mai avallato le tesi razziste e omofobe di questi gruppi, di cui condivideva invece l’idea che il “Sistema” andasse schiacciato, anche con l’uso della forza“.


2 Comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Potresti apprezzare anche

No widgets found. Go to Widget page and add the widget in Offcanvas Sidebar Widget Area.