Ronde, sassate e macchine distrutte. A Pescara è caccia al rom

L’arresto di Massimo Ciarelli, preso dalla Squadra mobile di Pescara il 5 maggio, non è bastata a placare l’ira degli ultrà e degli amici di Domenico Rigante nei confronti dei rom. Già domenica la città abruzzese ha chiesto con insistenza la cacciata degli zingari, e lo stesso sindaco Luigi Albore Mascia ha promesso di tenere il pugno duro, parlando di sfratti e di legalità da far rispettare. Ma neanche queste promesse sono sufficienti. E’ scattata una vera e propria caccia al rom: case prese a sassate, automobili rovinate, ronde di tifosi e neofascisti che pattugliano i quartieri a maggior presenza di zingari (spesso bloccati dagli agenti della Digos e dagli stessi capi ultrà). Molti rom sono fuggiti, altri sono barricati in casa. Secondo quanto dice il questore Paolo Passamonti “sono spariti, molti stanno chiusi in casa, altri stanno lasciando la città. Ma voglio ricordare”, conclude il questore, “che sono cittadini italiani a tutti gli effetti, con i loro diritti”.

V.E.


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1 Comment

  • CON I LORO DIRITTI MA SOPRATTUTTO I LORO DOVERI………… PAGARE LE TASSE, NON EVADERE IL FISCO E RISPETTARE LE REGOLE! ECCO I DOVERI CHE NON HANNO MAI, MAI E RIPETO M A I OSSERVATO

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