Forza Nuova in Emilia Romagna: Fuori Rom, banchieri e immigrati

“Certo che facciamo i corsi di autodifesa. I nostri ragazzi si divertono e poi vogliamo che crescano come si deve, avendo bene in mente come si sta al mondo.Noi ci stiamo preparando alla guerra civile che travolgerà l’Europa, guardate cosa sta succedendo in Grecia. Dove credete di vivere voi giornalisti? La crisi non è finita, è solo all’inizio”. Sono queste le parole scioccanti riportate dal Fatto Quotidiano.

A pronunciarle è Raffaello Mariani, coordinatore di Forza Nuova per la Romagna.  Si, Romagna, la regione rossa per eccellenza, terra di poeti, artisti e di tanti politici. Ora è anche terra di nuovi estremisti, di destra questa volta. È Forza Nuova a far parlare di sé, con la manifestazione di sabato scorso a Rimini. Il partito guidato da Renzo Fiore ha aperto sezioni in tutta la regione facendo leva su slogan che lasciano ben poco di non detto: “Lavoro e casa, prima gli italiani”, la creazione di un numero nero anti-immigrati e soprattutto, lo sdoganamento dell’uso di bastoni e coltelli per far crescere i giovani come si deve.

Non mancano le critiche a banche, Bce inclusa, ai banchieri e alle leggi della finanza. Attacchi duri ai giornalisti, tacciati di essere loro i “veri terroristi”, ai rom e agli immigrati, salvo fare marcia indietro quando li si accusa di essere razzisti. Accusa che negano fermamente. Nel mirino della manifestazione anche l’Arcigay, la Cgil e i militanti dell’Anpi, ritratti come zombie e accusati di essere dei parassiti sociali.

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Insomma, parole forti, violenza, slogan che ormai dovrebbero appartenere ad un passato lontano, soprattutto in uno Stato in cui il fascismo è stato presente, vivo e attivo.

“Forza Nuova usa parole d’ordine violente, il costante richiamo  alla rivoluzione non ne è che la conferma     – commenta Ivano Artioli, vicepresidente regionale dell’associazione dei partigiani – questi ragazzi dovrebbero ricordarsi che in Italia esiste ancora il reato di apologia di fascismo”.

Ilaria Bortot


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