maremma

Nella patria della poesia estemporanea

Nella patria della poesia estemporanea

 di Stefano Pacini C'era una volta, e c'è ancora, una terra selvaggia non ancora doma dove risuonano i canti di poeti pastori, che si sfidano tra loro su un tema a contrasto, usando l'ottava rima e le sue regole. L'ottava è una strofa composta da otto endecasillabi rimati che seguono lo schema ABABABCC quindi i primi sei endecasillabi sono a rima alternata, e gli ultimi due a rima baciata ma diversi dai versi precedenti e uguali a quella del primo verso dell'ottava successiva. Il tutto fatto al momento, seguendo il tema, andando avanti per molto tempo se il contrasto è…
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Memoria maremmana, quando salvare gli ebrei era la cosa più normale

Memoria maremmana, quando salvare gli ebrei era la cosa più normale

di Stefano Pacini Ho avuto la fortuna di vivere in una famiglia che faceva della memoria una delle sue più importanti fondamenta. Senza enfasi o vanti. In modo naturale, come era in uso nelle campagne fino agli anni Sessanta almeno, prima che l'onnipresenza televisiva, la frammentazione e accelerazione delle nostre vite rendessero questo sempre più difficile e sporadico. Ma durante la mia giovinezza la sera tardi vicino alla stufa a legna d'inverno, e all'aperto con i vicini d'estate, era un naturale fluire di racconti che di volta in volta componevano il mosaico della mia famiglia e di una terra, intrecciando…
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Meraviglie natalizie, Maremma profonda, 1965

Meraviglie natalizie, Maremma profonda, 1965

di Stefano Pacini La foto copertina è stata scattata dal padre di Stefano, Bovisio, nella campagna di Sticciano (Grosseto). L'immagine ritrae la madre e la sorella, nata da pochi mesi. C'è stato un tempo, lontano, ma così vivido da avvertirne ancora l'aria fresca in faccia, in cui mi stupivo felice delle lucciole che facevano i soldini e di Babbo Natale e la Befana che portavano dolci e giocattoli. Era una gioia ancora pura, alimentata dalla solitudine nel podere di campagna dell'Ente Maremma, senza ragazzi più grandi che mi potessero infrangere, con la loro superiore malizia, i miei sogni ad occhi aperti. Era un tempo…
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Quando nonno Pietro lasciò la Maremma e andò a combattere in Cina

Quando nonno Pietro lasciò la Maremma e andò a combattere in Cina

di Stefano Pacini Metti che una sera a cena si discuta di nonni. Pensavo che quello mio paterno, Santi, battesse tutti come età essendo classe 1890. Macché! Il mio amico Carletto di Follonica tira fuori il suo: Pietro Bertini, nato a Ciciano, nel comune di Chiusdino, nel 1880. E ne racconta la storia che gli hanno tramandato i suoi, oltre ai ricordi personali, visto che Pietro è morto a quasi novant'anni, quando Carletto ne aveva quindici. Potete immaginare Ciciano e i paesini a cavallo tra la Maremma e il Senese a fine '800 ? Povertà, vie di comunicazioni difficili e…
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Tra gli ‘indios maremmani’, contadini che conservano il rito magico del cantare il maggio

Tra gli ‘indios maremmani’, contadini che conservano il rito magico del cantare il maggio

    Dal mare alla montagna Un canto già si sente È il maggio che ritorna allegramente Cantare il maggio, un rito magico dei contadini della Toscana meridionale che è sopravvissuto al fascismo ed alla modernità - testo e foto di Stefano Pacini Non è raro imbattersi in Maremma - ma anche nella montagnola senese - in squadre di "maggerini" cantanti contadini addobbati con cappelli colmi di rose, forniti di fisarmoniche e chitarre, spesso di un Poeta capace di comunicare in ottave improvvisate, di un alberaio, che sorregge appunto un alberello colmo di fiori e nastri colorati, simbolo della primavera che…
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