Lampedusa: dopo protesta Chaouki sgomberato il centro di prima accoglienza

E’ in corso di svolgimento lo sgombero del centro di prima accoglienza di Lampedusa nel quale si è rinchiuso per protesta il deputato del Partito Democratico Khalid Chaouki. Lo ha comunicato questa mattina su Twitter lo stesso Chaouki al termine della sua seconda notte all’interno del centro. Sono infatti pronti due voli che a breve trasferiranno 219 migranti di diverse nazionalità in altre strutture.

La protesta del deputato Pd era nata in seguito alla divulgazione del video girato da un profugo siriano in cui si mostravano i migranti nudi in fila all’esterno della struttura per essere disinfettati. Un’immagine che a molti, tra cui il Sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini, ha ricordato i lager nazisti. Il deputato Pd, oltre a denunciare le condizioni inaccettabili in cui versano i migranti ospiti del centro, ha da subito richiesto il trasferimento degli stessi. Il centro di prima accoglienza di Lampedusa può infatti ospitare i migranti per un massimo di 96 ore, al termine delle quali la legge prevede il trasferimento in strutture più adeguate.

“Ho ascoltato i racconti dei miei compagni di stanza – ha dichiarato ieri Chaouki dopo la sua prima notte nel centro – Ho assistito alla crisi di panico che ha colto una ragazza eritrea, sopravvissuta al naufragio del 3 ottobre. Sono dovuti intervenire medico e psicologa. Non è un caso isolato, un altro dei naufraghi sta molto male e i sanitari temono che possa uccidersi. Ho tentato di rassicurare i migranti, spiegando loro che l’Italia non li lascerà soli; ma bisogna fare presto”. Fino a questa mattina nel centro erano infatti ospitati sette migranti sopravvissuti al naufragio che lo scorso lo scorso 3 ottobre causò più di 300 morti.


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